Presentato il fitto calendario di eventi per il 2023. Corsi: “Guardare al femminile gli eventi che ci circondano per interrogarci sulla figura della donna che negli ultimi anni è cambiata tantissimo”
Da oltre un secolo il Lyceum Club Internazionale è presente a Firenze e il suo legame con la storia della città è solido anche se spesso vissuto in modo un po’ appartato. Il programma 2023 è stato presentato in Sala Macconi a Palazzo Vecchio.
Concerti, incontri, visite e molto altro, curati dalle sei Sezioni, si svilupperanno nei mesi dell’anno che si è appena aperto. A gennaio, l’ex ministro Paola Pisano affronterà un tema che rappresenta al meglio lo spirito della proposta annuale del Club: Osservare il presente e immaginare il futuro nel settore della cultura. Alla presenza di molte Associazioni culturali fiorentine si parlerà del Piano Nazionale di digitalizzazione della cultura ponendo attenzione alle tecnologie di ultima generazione che, come i grandi restauri, uniscono conservazione e innovazione rappresentando così, al meglio, l’idea della Sezione Arte.
Significativa sarà la visita alla Scuola di Alta Formazione dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze ove metodi ad alto livello tecnologico sono applicati al restauro delle opere d’arte. Due testimoni eccellenti, La Pietà Bandini di Michelangelo al Museo del Duomo e gli affreschi di Guido Reni nel Casino dell’Aurora. “Il nostro scopo è guardare, al femminile, gli eventi che ci circondano e dare consapevolezza, alle nostre socie – spiega la presidente Giovanna Corsi – che c’è un modo alternativo per guardare gli eventi. Cerchiamo di portare alle nostre conferenze delle voci al femminile anche per interrogarci sulla figura femminile che, negli ultimi anni, è cambiata moltissimo, anche nei rapporti familiari e nei rapporti all’interno della nostra stessa società e sarà interessante affrontare questi temi”.
Con uno sguardo al quotidiano non manca un breve corso di Educazione finanziaria attento ai cambiamenti in atto nella società attraverso un occhio attento alla pianificazione. Sarà poi la Sezione Rapporti Internazionali a farci avvicinare ad uno dei grandi temi dell’attualità con Iran e donne; ieri, oggi e domani; una conversazione con Afsaneh Sharif e Shadi Mancini, doveroso tributo e riflessione, da parte di un club femminile, sulle nuove emergenze politiche e socio-culturali che scuotono il pianeta. La Sezione Scienze presenterà un approfondimento su La memoria. Come si formano, si trasformano e si perdono i ricordi, proseguendo poi con uno dei concetti più enigmatici della fisica quantistica, l’Entanglement (intreccio) quantistico. In condivisione con Letteratura, le due Sezioni ricorderanno, nell’anno del centenario della sua nascita, Italo Calvino. Nelle sue opere il grande scrittore ha immaginato spesso “mondi possibili”, dove la creazione letteraria si intreccia con la discussione di importanti problemi filosofici e scientifici. La Sezione Letteratura indaga, in questo anno, non solo i classici, ma apre uno spaccato sull’orizzonte letterario globale, non dimenticando approfondimenti sull’universo femminile.
La Sezione Musica, da sempre punto di forza del Lyceum fiorentino, ha un programma ricco di iniziative di alto livello e, propone – fra gli altri – un concerto spettacolo curato da Ladislau Petru Horváth, Il violino segreto. Ci sarà poi il ritorno del il pianista Gregorio Nardi, nipote del sindaco Piero Bargellini, che interpreterà un repertorio del primo Novecento, fra cui la Musica di Mario Castelnuovo-Tedesco, del quale il Lyceum vanta un fondo archivistico e bibliografico di grande importanza. Infine lo sport. Un incontro ricorderà la fantastica avventura di Azzurra, di cui nel ’23 si celebra il quarantesimo anniversario.
“Il Lyceum conferma una presenza culturale importante a Firenze. Una presenza che si rifà direttamente – ha concluso il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – ai primi club che sono nati ai primi del ‘900 a Londra, a Parigi e nelle principali città europee. Un club tutto al femminile che, all’epoca, aveva la missione di preparare le donne al suffragio universale e di combattere contro gli stereotipi femminili all’interno del mondo del lavoro. Oggi questa contrapposizione non c’è più ma continua a lavorare sul miglioramento delle relazioni attraverso l’espressione culturale e artistica”.