La prima posa domani, mercoledì 11, alle 9 alla presenza dell’assessore alla cultura della memoria Maria Federica Giuliani. Una ricorda il direttore del “Cesare Alfieri” Riccardo Dalla Volta
Firenze accoglie nuove pietre d’inciampo dell’artista tedesco Gunter Demnig. Domani, giovedì e venerdì prossimi ne saranno installate altre 28, dedicate ad altrettante vittime della deportazione nazista e fascista. Il progetto, voluto dalla Comunità Ebraica di Firenze e dal Comune, ha preso vita nel gennaio del 2020. Demnig produce piccole targhe di ottone incastonate su cubetti di cemento che vengono incassati nel selciato di fronte all’ultima abitazione della vittima.
La prima posa alle 9 di domani, mercoledì 11 gennaio, in piazza Indipendenza 5 in ricordo di Bruno Cagli alla presenza dell’assessora alla cultura della memoria Maria Federica Giuliani, dell’artista Demnig, dei componenti ‘Comitato per le Pietre d’inciampo’ e con la partecipazione degli studenti dell’Istituto alberghiero Saffi. Sempre domani si proseguirà alle 10 in viale Lavagnini 41 per Vittoria Alatri, alle 11 in via Leone X 4 per Riccardo, Enrico e Margherita Dalla Volta (Riccardo Dalla Volta, fu docente universitario e direttore del “Cesare Alfieri” che contribuì a trasformare in facoltà universitaria e, dal 1918 al 1927, presidente dell’Accademia dei Georgofili), alle 12 in via dei Pilastri 54 per Galileo Baccelli, alle 14.30 in via Palazzolo 25 in ricordo di Irma e Affortunata Servi e alle 15.30 in via Romana 67 per Oscar Cipriani. Seguiranno quelle del 12 gennaio: alle 9 in via delle Panche 142 per Goffredo, Leone, Giuseppe, Jenny e Liliana Passigli, alle 10 in via Fiume 17 per Giulio Cesare Forti, alle 11 in via Fossombroni 2 per Cesare Forti, alle 12 in via di Capodimondo 8 per Dillio Cinelli, alle 14.30 in via Degli Artisti 41 per Daria Mondolfi e, infine alle 15.30 in via Benedetto Da Maiano 7 in ricordo di Alessandro e Violetta Valobra e Giulia Giuditta Colombo. Venerdì 13 gennaio saranno apposte altre 7 pietre d’inciampo: alle 9 in via di Ripoli 124 per Cesare Mori, alle 10 in via Aretina 133 per Bruno Corsi, alle 11 in via Giambattista Vico 11 per Ione e Zaira Coen e alle 12 in via Fabbroni 26 per Giuseppe e Ugo Ferro e Albertina Cassuto.
“Le Pietre d’inciampo sono piccoli monumenti – ha sottolineato l’assessora Giuliani – un patrimonio di memoria collettiva e condivisa, per ricordare alcune delle pagine più buie della nostra storia. E per restituire nome, luogo e dignità a ciascuno delle migliaia di uomini e donne della nostra città scomparsi nei lager”. A Firenze le prime undici apposizioni sono state effettuate il 9 gennaio 2020 cui si sono aggiunte le 13 collocate il 23 gennaio dello stesso anno, le 24 del maggio 2021 e le 25 collocate il 18 e 20 gennaio 2022.