I poliziotti hanno seguito tutta la trattativa al termine della quale hanno arrestato lo spacciatore 26enne e denunciato un 30enne per ricettazione
Si era dato appuntamento col pusher in Lungarno Soderini per comprare droga, probabilmente cocaina. All’incontro però si è presentato un agente che si è qualificato e ha identificato l’acquirente al quale non è rimasto altro che confessare l’evidenza dei fatti. La “disavventura”, chiamiamola così, è capitata a un 50enne italiano che credendo di trovarsi di fronte un amico dello spacciatore, ha ben pensato di chiedergli se avesse con sé la “solita” dose. E’ accaduto ieri pomeriggio intorno alle 16. Gli agenti poi hanno arrestato anche il pusher, un cittadino tunisino di 26 anni per illecita detenzione di sostanze stupefacenti, e denunciato un altro per il reato di ricettazione.
I poliziotti del Commissariato di Rifredi-Peretola, in abiti civili, nel quadro di un servizio specifico nella zona del parco delle Cascine finalizzato alla prevenzione e repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti si sono appostati nei pressi di Piazza Gaddi, dove hanno notato una persona sospetta, effettuare una telefonata da una cabina telefonica per essere poco dopo raggiunta da un altro uomo, successivamente identificato come il tunisino di 26 anni, arrivato in sella ad una bicicletta. L’uomo, poco prima visto all’interno della cabina telefonica, un 30enne di origine magrebina avrebbe mostrato all’altro un tablet. Gli agenti hanno voluto vederci chiaro e sono entrati in azione: l’oggetto di quella che sembrava essere una vera e propria trattativa, dopo gli opportuni accertamenti, è risultato provento furto ed il 30enne è stato denunciato per il reato di ricettazione. Durante il controllo, inoltre, l’altra parte sperando di non essere vista, ha infilato furtivamente la mano nella tasca del giubbotto, per cercare di occultare degli involucri che aveva addosso.
La mossa non è sfuggita alla Polizia che lo ha sorpreso con poco meno di 8 grammi di cocaina, accuratamente divisa in dosi pronte, secondo gli investigatori, ad essere smerciate. Il 26enne magrebino, già noto alle forze di Polizia per reati della stessa natura, è finito in manette per illecita detenzione di sostanze stupefacenti e condotto nella locale Questura in attesa del rito della direttissima.