La conferma dopo la riunione del Cosp di stamattina a Palazzo Medici Riccardi. Preoccupazione per possibili turbative dell’ordine pubblico. Le reazioni dei partiti
di STEFANIA VALBONESI
Sale ancora, la temperatura per lo sfratto della moschea previsto venerdì prossimo 16 dicembre, giorno di preghiera. Sfratto previsto e ormai deciso, come ha confermato il prefetto Valerio Valenti, dopo la seduta del Cosp avvenuta stamattina. E dunque, conferma il prefetto, ”sicuramente la forza pubblica verrà messa a disposizione dal questore all’ufficiale giudiziario: ci sarà per tentare di eseguire lo sgombero”. Forza pubblica dunque in piazza Ciompi, tra 48 ore, anche se il prefetto precisa che l’eventuale intervento “non deve turbare l’ordine pubblico”.
“La preoccupazione che mi sento di dover rivolgere al questore e alle forze di polizia è di valutare la situazione in concreto e non creare turbative per l’ordine pubblico”, spiega Valenti, che aggiunge: “Le valutazioni devono essere fatte ora per ora, al momento ci sono una serie di elementi che ci inducono a ritenere che bisogna stare attenti all’ordine pubblico”. Sul fatto che venerdì vedrà ragionevolmente tanta gente in piazza dei Ciompi, e che poco lontano sarà presente un gazebo della Lega, il prefetto dice: “Su quest’ultimo aspetto non sono preoccupato, la libertà di manifestare deve essere garantita a tutti e quindi non mi preoccupa assolutamente la presenza del gazebo della Lega”. Ma un attimo dopo si unisce ancora una volta all’appello del sindaco, Dario Nardella, che chiede di tenere toni bassi. “Mi sento di unirmi a questo appello spero che tutto si risolva pacificamente”.
Infine, circa le possibilità che stanno sondando dalla comunità islamica per trovare alternative, Valenti commenta: “Al prefetto non compete la ricerca di soluzioni alternative per la moschea. Ovviamente auspico una soluzione pacifica della vicenda e, in tutti i modi, favoriremo il reperimento di una nuova sede che eviti l’intervento forzato. Sono al corrente di tutte le attività in corso della comunità, so che si stanno dando molto da fare per la ricerca di una struttura, ma in questo momento non c’è nulla di pronto da poter utilizzare domani mattina. Però, confido che qualcosa possa venir fuori in tempi ragionevoli”.
Sulla questione interviene l’assessora a welfare Sara Funaro, che questa mattina ha partecipato al Cosp: “Lo sfratto della moschea di piazza dei Ciompi è una questione estremamente delicata, nella quale è in gioco anche il diritto fondamentale a pregare della comunità musulmana. Auspico senso di responsabilità e dialogo tra la proprietà e la comunità musulmana per trovare una soluzione alternativa, che permetta l’esercizio della libertà religiosa e dia il tempo alla comunità di trovare una soluzione concreta. Sono d’accordo con il prefetto Valenti, serve attenzione per l’ordine pubblico”.
Dura la replica della Lega affidata al capogruppo in Palazzo vecchio Federico Bussolin: “Funaro può stare tranquilla, la Lega vuole soltanto ribadire che la Legge è uguale per tutti: anche per la Moschea e la sua Comunità. Prendiamo atto delle decisioni odierne del Prefetto con soddisfazione. “Non è colpa nostra se in 18 mesi fra Giunta Nardella ed Imam non è stata trovata una via d’uscita. La proprietà giustamente rivendica il fondo chiedendone lo sfratto. I termini della vicenda sono chiari, inutile a sinistra girarci tanto intorno. La comunità se vuole può comprarsi un terreno, grazie al contributo dei suoi fedeli e costruirsi una Moschea. Perché non lo fa? Aspetta soluzioni dall’Amministrazione Comunale? Sul tema è già stato poi chiarissimo anche Matteo Salvini ieri a Firenze. La Lega Venerdì conferma la sua presenza dalle ore 11.00 in Piazza Beccaria angolo Borgo la Croce per un “Presidio per la Legalità ed il rispetto delle regole. Firenze, la città di Oriana Fallaci, non tace e chiede rispetto reciproco davanti alla Legge”.
Nessuna sorpresa sull’esecuzione dello sfratto invece per Antonella Bundu e Dmitrij Palagi (SPC). “Con il clima che è stato creato – sottolineano -, immaginiamo che le istituzioni vogliano tutelarsi da possibili denunce per il loro comportamento. Vale anche per il Comune. Speriamo ci sia meno politica possibile venerdì mattina e che si possa prendere atto della mancanza di condizioni di poter fare l’esecuzione. Nel frattempo ci si ricordi che la Costituzione obbliga le istituzioni a rimuovere gli ostacoli verso una confessione religiosa. Nei primi tre anni e mezzo ci è stato chiesto di non sollevare troppo la necessità di trovare soluzioni per avere una moschea all’interno del territorio comunale di Firenze. Forse abbiamo sbagliato, perché nel frattempo è stata pure cambiata la Giunta e quindi anche chi doveva occuparsi della delega al dialogo con le confessioni religiose si è visto sostituire da un Sindaco che ha usato la città per questioni interne al Partito Democratico”. Annunciano la loro presenza in piazza anche Emanuele Cocollini e Antonio Montelatici, entrambi del Gruppo Centro, secondo i quali lo sfratto è “il riconoscimento della salvaguardia della proprietà privata. In tutti questi anni non si è voluto dare una soluzione ad un problema presente”. Mentre Alessandro Draghi, capogruppo di Fratelli d’Italia si augura “che tutto proceda nel migliore dei modi, senza ricadute sull’ordine pubblico”. Infine l’auspicio di Nicola Armentano e Andrea Ceccarelli (PD) nel “senso di responsabilità di tutti, invitando ancora una volta tutte le parti in causa a gestire questa situazione con coscienza” e auspicando “che a breve si possa arrivare a trovare una collocazione per la comunità musulmana.