Il premio che vuole ricordare Giulio Gambelli, Maestro del Sangiovese scomparso nel 2012, consegnato da Aset durante Benvenuto Brunello, l’evento di presentazione delle nuove annate svoltosi sabato scorso
È il giovane toscano Andrea Scaccini l’enologo under 40 ad aggiudicarsi la XI edizione del Premio dedicato a Giulio Gambelli, il Maestro del Sangiovese scomparso nel 2012. Il riconoscimento, promosso da Aset Toscana (Associazione Stampa Enogastroagroalimentare Toscana) e dal network di giornalisti “IGP I Giovani Promettenti”, è stato consegnato sabato 12 novembre a Montalcino in occasione di Benvenuto Brunello, l’evento di presentazione delle nuove annate promosso dal Consorzio del Vino Brunello di Montalcino.
A consegnare la targa il presidente di Aset Leonardo Tozzi con Carlo Macchi (IGP), autore del volume “Giulio Gambelli, l’uomo che sapeva ascoltare il vino” (ed. SlowFood) e tra i principali ideatori del Premio. “È una immensa soddisfazione – ha detto Scaccini – ricevere il premio dedicato al Maestro della nostra enologia. Se oggi siamo qua a parlare dei grandi vini toscani è grazie a Giulio Gambelli e sapere che nel mio piccolo sto affiancando i suoi pensieri mi rende determinato, orgoglioso e soprattutto soddisfatto del mio lavoro”.
Andrea Scaccini è nato il 19 Novembre 1994 a Montepulciano, dove ancora vive e lavora. Sin da bambino cresciuto tra i vigneti poliziani e affascinato dal territorio nativo, ha coltivato una grande passione per il mondo dell’agricoltura, passione che lo ha portato prima al diploma presso l’Istituto Tecnico Agrario A. Vegni “Capezzine”, poi alla Laurea in “Viticoltura ed Enologia” della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Firenze con il massimo dei voti e la lode. Da cinque anni lavora come Enologo interno presso l’azienda Bindella dove si occupa con grande orgoglio e determinazione di tutto ciò che ruota attorno alla produzione del vino.
Il riconoscimento premia ogni anno l’enologo il cui lavoro abbia saputo incarnare al meglio l’idea di vino portata avanti da Gambelli: esaltazione delle tipicità di ogni vitigno, delle caratteristiche del territorio e dell’annata vendemmiale. Tra i requisiti fondamentali per poter partecipare, essere un professionista che nell’anno solare di emanazione del bando non abbia superato i 40 anni di età e laurea in enologia. Al vincitore, oltre alla targa, va anche un premio di 1.500 euro. Per Fabrizio Bindocci, presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino “Giulio Gambelli ha contribuito al successo del vino italiano e, in particolare, di quello toscano. Il Premio a lui intitolato è nel segno della riconoscenza che il settore gli deve, soprattutto sul fronte della formazione delle nuove generazioni di enologi. L’enologo, infatti, riveste un ruolo centrale e trasversale nella produzione vinicola di qualità, un fattore determinante anche per il posizionamento sui mercati esteri”.
La prossima edizione del premio è in programma a San Gimignano a febbraio 2024 in occasione dell’Anteprima della Vernaccia. “È bello che una degustazione rigorosamente alla cieca condotta da 10 giornalisti esperti di vino della nostra Associazione abbia individuato tra decine di candidati un giovanissimo enologo come Andrea Scaccini quale erede del “metodo” di Giulio Gambelli – ha concluso Leonardo Tozzi – segno che la verità della sua esperienza, il segno tangibile del suo talento così naturale, con tanta vita e esperienza da vendere, si rinnova in altre generazioni di nuova scuola e vita, mostrandosi davvero autentico e resistente al tempo come un grande vigneto”.