Nardella assicura tempi veloci e chiede al privato di essere altrettanto “fast”. E poi presenta il masterplan per il nuovo mercato agroalimentare
Uno stadio coperto da almeno 35mila posti, 18.300 metri quadrati di attività commerciali, 8mila metri quadrati di direzionale, 4.200 metri quadrati di strutture recettive sulle quali far sorgere un albergo da 200 camere a pochi passi dall’impianto sportivo, dall’aeroporto e dal centro cittadino facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici. Basterà per convincere Rocco Commisso della bontà dell’operazione Mercafir? Il sindaco Dario Nardella è convinto di sì e l’ha ribadito a chiare lettere durante la presentazione alla stampa del Masterplan del nuovo mercato agroalimentare a Novoli, fondamentale per lasciare libero lo spazio a sud per costruire la struttura. Anche se resta l’incognita del prezzo di vendita dell’area dove dovrebbe sorgere lo stadio, fissato a 22 milioni di euro dalla stima della società Praxi, che il primo cittadino ritiene assolutamente congrua.
Intanto ieri è stato pubblicato sul sito del comune il bando per l’acquisizione dei terreni (link: https://www.comune.fi.it/pagina/amministrazione-trasparente/beni-immobili-e-gestione-patrimonio). Il termine per la presentazione delle offerte è il 7 aprile alle ore 12. Se nessuno dovesse fare un’offerta il Comune può ripeterla con un ribasso sul prezzo di partenza non superiore al 20%. Se anche in questo caso la gara dovesse andare deserta l’opzione stadio alla Mercafir verrebbe abbandonata e la destinazione d’uso dell’area dovrebbe essere cambiata.
STADIO – Nardella assicura tempi veloci, ma chiede al privato di essere altrettanto “fast”. E qualcuno legge tra le righe in questa accelerazione del sindaco fiorentino una sorta di sfida al patron della Fiorentina. “Abbiamo approvato – ha detto – la variante Mercafir nei tempi stabiliti e abbiamo anche pubblicato il bando. Ci sono molti punti significativi a cominciare dal fatto che i parcheggi saranno realizzati dalla città: Comune e Firenze parcheggi. Ci siamo dati un tempo come Comune di 20 mesi entro il quale noi liberiamo l’area e mettiamo a disposizione i capannoni vuoti. In più chiediamo al soggetto che se la aggiudicherà di fare veloce e quindi presentare entro 12 mesi dalla aggiudicazione provvisoria tutta la documentazione necessaria al piano di recupero e alla valutazione ambientale strategica. Lo stadio però dovrà essere realizzato come prima opera da attivare. Quello che ci interessa è dare alla città uno stadio, poi mettiamo in condizioni il soggetto privato non solo di averlo di proprietà, ma di incamerare tutti gli introiti economici derivanti dalle altre attività connesse”.
L’impegno è di arrivare al nuovo impianto in quattro anni. Dalla Fiorentina, impegnata ieri in una complicata conferenza stampa su mercato, polemiche per gli arbitraggi e futuro, per il momento soltanto la presa d’atto del bando. “Siamo al corrente – ha detto Joe Barone, braccio destro di Commisso – I nostri tecnici e avvocati stanno leggendo tutto per capire”.
MERCATO AGROALIMENTARE – Nel nuovo complesso mercatale ci saranno due grandi capannoni, il primo lungo 381 metri e il secondo 80. E poi ancora nuove attrezzature per conservare carne e verdure, e pure un “mercato delle opportunità” che resterà aperto tutto il giorno e dove si potranno acquistare generi alimentari. Il masterplan è stato presentato dall’ingegner Marco Passaleva. Massima flessibilità: il padiglione nuovo (fulcro del mercato) sarà costruito con criteri ambientali e di impatto di consumi “Ecofriendly”, l’altro invece sarà ristrutturato. Sarà possibile far scaricare o caricare fino a 18 tir in contemporanea, con altri 14 in coda senza andare a influire nel traffico.
Il progetto costerà 30 milioni di euro che Nardella conta di trovare attraverso un finanziamento di Cassa e depositi e prestiti oppure utilizzando i proventi della vendita di Ataf infrastrutture. Per la parte burocratica ci vorranno circa 8 mesi, ma assicura Passaleva la costruzione sarà possibile in 12 mesi.
“La nuova Mercafir – ha concluso Nardella – la faremo lo stesso: è un progetto strategico della città, atteso dagli operatori e dal mondo economico. È un progetto necessario per rendere competitivo il sistema commerciale. Con questo lavoro siamo stati in grado di fare a tempi di record un progetto molto chiaro che da un lato ci consente davvero di realizzare i nuovi mercati generali e dall’altro permette a un privato di realizzare uno stadio di almeno 35mila posti con tante attività commerciali ricettive che riqualificheranno tutta quella parte della città. Mi aspetto una risposta positiva e veloce perché sono pronto a confrontare la nostra proposta con qualunque altro progetto che una grande città in Italia abbia messo in piedi. E’ la prima volta in Italia che un comune si rende disponibile a vendere un’area per uno stadio che sia effettivamente di proprietà”.