Chiude la 14a edizione del Festival della cinematografia francese con l’assegnazione dei premi ai migliori film presentati che verranno consegnati da Drusilla Foer
Ultimo giorno domani, martedì 1 novembre, per France Odeon, il festival del cinema francese contemporaneo in corso di svolgimento al cinema La Compagnia. La rassegna chiude domani con gli ultimi due film in programma, Les Amandiersdi Valeria Bruni tedeschi e Peter Von Kant di François Ozon, un dichiarato omaggio al capolavoro di Rainer Werner Fassbinder, Le lacrime amare di Petra Von Kant (1972).
Alle 19, al Cinema La Compagnia, sarà Drusilla Foer, con il suo inconfondibile carisma, a consegnare i cinque premi ai film vincitori: il premio Foglia d’Oro France Odeon 2022; la Foglia d’Oro della Giuria; la Foglia d’Oro dei Giovani, assegnato dai giovanissimi studenti delle scuole fiorentine; la Foglia d’Oro del Pubblico, che come ogni anno ha avuto l’occasione di votare i film al termine delle singole proiezioni; infine il premio Foglia d’Oro per la Migliore Colonna Sonora, decretato da Caterina Caselli.Sul palco, per la premiazione, i membri della giuria: il regista Fabio Grassadonia, il produttore Riccardo Neri e l’attrice Antonia Truppo.
Prima della cerimonia sarà proiettato, fuori concorso, Les Amandiers, l’ultima regia di Valeria Bruni Tedeschi, dove la regista italiana racconta gli anni della sua formazione artistica alla scuola di teatro di Patrice Chéreau. Interpretato da Nadia Tereszkiewicz, Sofiane Bennacer e Louis Garrel, il film, tra commedia e tragedia, mescolando finzione e note autobiografiche, narra le vicende di Stella, Victor, Adèle ed Etienne, allievi della scuola di teatro les Amandiers di Nanterre, impegnati nelle prove per portare in scena Platonov di Čechov. Sul palcoscenico, che diventa la loro casa, si intrecciano la passione per il teatro, gli amori e i drammi personali. Il film sarà introdotto dalla sceneggiatrice Noémie Lvovsky (ore 16.30, Cinema La Compagnia).
France Odeon chiude questa edizione con Peter Von Kant, l’ultimo film di François Ozon, regista della corporalità, da sempre attento alle tematiche lgbtqia+. Interpretato da Denis Ménochet, Isabelle Adjani e Hanna Schygulla, racconta la storia di un celebre regista, Peter, che vive in compagnia del suo assistente Karl, attendente tuttofare che lo adora e gli scusa ogni sopruso. Ma poi arriva il giovane e fotogenico Amir, scatta il colpo di fulmine con Peter e tutto cambia. Peter von Kant è liberamente tratto da Le lacrime amare di Petra Von Kant, dapprima testo teatrale e poi adattamento cinematografico firmato da Rainer Werner Fassbinder nel 1972. Un’opera iconica che la pellicola di François Ozon sceglie di ricordare e omaggiare, a cinquant’anni di distanza.