Draghi: “Vogliamo sapere cosa intende fare la Giunta per fronteggiare un eventuale rischio contagio”
Il Coronavirus arriva in Consiglio Comunale. Ma per fortuna non si tratta del primo caso segnalato in città. Più semplicemente è una domanda di attualità rivolta dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Alessandro Draghi, al sindaco Nardella che verrà discussa lunedì prossimo nella consueta seduta dell’assemblea civica fiorentina.
L’esponente di minoranza prende lo spunto proprio dai primi due casi certificati in Italia, dalla conseguente dichiarazione di stato d’emergenza per rischi sanitari del Governo e dalle affermazioni di scherno rivolte verso alcuni turisti cinesi sul Lungarno della Zecca Vecchia per domandare al primo cittadino fiorentino e all’assessore alla sanità Andrea Vannucci cosa abbia intenzione di fare l’amministrazione di centrosinistra in merito a un possibile “rischio Coronavirus”.
“Turisti insultati sul lungarno – dice Draghi –, un bambino torna dalla Cina a Brozzi e nella scuola che frequenta scoppia la psicosi da virus, il Pil locale e l’export fiorentino rischiano di implodere dopo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato la pandemia, il presidente del consiglio Conte che dopo i primi due casi in Italia ha sospeso i voli con la Cina. Ci chiediamo quali provvedimenti prenderanno il sindaco Nardella e l’assessore Vannucci”.
Ma il capogruppo FdI si spinge più avanti e domanda anche se siano già stati avviati contatti con il console cinese e se ci sia l’intenzione di invitare il diplomatico o un suo rappresentante in Consiglio a riferire sulla vicenda Coronavirus. “Non sono forse – conclude Draghi – i capannoni dove lavorano cittadini cinesi in maniera irregolare a ovest della città a rischio epidemia visto le condizioni precarie? Ecco perché vogliamo avere delucidazioni, vogliamo sapere quali siano gli intendimenti dell’amministrazione per fronteggiare un eventuale rischio d’infezione”.