Domani Grazia Capraro, Francesca Astrei e Giulia Trippetta interpretano la commedia malinconica di Giulia Bartolini. Venerdì e Sabato Andrea Pennacchi negli “appunti su una guerra civile”
Sarà Andrea Pennacchi, Venerdì 28 e sabato 29 in Sala Grande (ore 21) , ad aprire ufficialmente la nuova stagione del Teatro Puccini. Volto molto noto al pubblico della televisione per essere stato tra i protagonisti delle serie Tv La Fuggitiva, il Paradiso delle Signore e la bellissima Petra con Paola Cortellesi prodotta da Sky, nonché creatore del celebre personaggio detto Il Poiana, Pennacchi porta in scena “Mio Padre – appunti su una guerra civile“, spettacolo scritto dall’attore veneto con musiche dal vivo di Giorgio Gobbo, Gianluca Segato e al cello Annamaria Moro. “Quando è morto mio padre – racconta – mi sono svegliato di colpo, come ci si sveglia dopo una festa in cui non ti divertivi e hai bevuto anche il profumo in bagno. È mattina, ti svegli e stai male, ma il peggio è che non ti ricordi niente, e c’è un casino da mettere a posto. E tuo papà, che era bravo a mettere a posto, non c’è più. Così sono finiti i miei favolosi anni ’90. La fine di una festa, la nascita di una nuova consapevolezza. Come Telemaco, ma più vecchio e sovrappeso, mi sono messo alla ricerca di mio padre e della sua storia di partigiano, e prigioniero, ma più ancora della sua Odissea di ritorno in un’Italia devastata dalla guerra. Sperando di trovare un insegnamento su come si mettono a posto le cose. Biglietti: Platea € 25,00, Galleria € 20,00 (esclusi diritti di prevendita).
Da non perdere però anche il prologo alla nuova stagione, domani giovedì 27 ottobre, al Laboratorio Puccini (ore 21.30) con Strada Provinciale 33 di Giulia Bartolini interpretato da Grazia Capraro, Francesca Astrei, Giulia Trippetta. “Strada provinciale 33 – spiega Bartolini – è la storia d’una comunità così piccola e lontana da tutto da divenire un luogo onirico, magico, grottesco, oscuro; un testo che parla di un’Italia frammentata, spezzata, piena di luoghi dimenticati. Tre attrici e una scena vuota, con un gioco di luci (quasi lucciole) a farla da padrone che ci raccontano una storia familiare, di peccati, rimpianti, casa. In un momento storico in cui il sentito dire è il filo rosso che lega le giornate tra di loro, in cui le notizie viaggiano attraverso telefoni senza fili che trasformano le informazioni e le rendono luoghi comuni senza fondamento, in cui ciascuno non sa più a chi o a cosa credere tanto da scegliere la propria fede con la stessa leggerezza con cui sceglie un film da guardare al cinema, ecco che andiamo a parlare del fatto che dal piccolo può nascere l’immenso. Il mondo, dopo tutto ciò che è accaduto si contrae e spinge i suoi abitanti a ritornare nei luoghi dai quali sono fuggiti. Strada provinciale parla di radici, di tradizione, di un bisogno di ritrovare casa”. Una commedia nera, malinconica, che alterna un gioco di recitazione realistico a uno psicotico e grottesco galoppare delle scene di gruppo, in cui le attrici danno vita ai vari personaggi del paese, cavalcando un ritmo a volte forsennato, che poi viene spento e lenito nuovamente da momenti di sospensione in cui lo spettatore dovrebbe respirare, sentire, percepire questo “non sapere” che accomuna il nostro presente.
Biglietti: posto unico € 15,00 (esclusi diritti di prevendita) Biglietti in vendita nel circuito regionale Box Office/Ticketone. Acquisto on line su www.teatropuccini.it. INFORMAZIONI: 055.362067 – 055.210804.