I due, entrambi torinesi, rintracciati a Genova al termine di una minuziosa indagine dei Carabinieri del Nucleo operativo fiorentino. Il colpo messo a segno a giugno in un condominio di Campo di Marte
Il 14 giugno scorso avevano aggredito e rapinato un’anziana residente in un condominio in via Nardi nel quartiere di Campo di Marte. Adesso, dopo alcune settimane di indagini serrate, per quell’episodio i Carabinieri del Nucleo Operativo di Firenze hanno arrestato due torinesi, un 49enne ed un 28enne, già noti alle forze dell’ordine, ritenuti autori materiali della rapina. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere, firmata dal gip Ponticelli del Tribunale di Firenze su richiesta del pm Christine Von Borries, è stata eseguita all’alba di ieri dai militari dell’Arma a Genova. I due attualmente si trovano nel carcere di Marassi.
Secondo quanto ricostruito i due, verso le prime ore del 14 giugno, sarebbero giunti nel parcheggio dell’Ospedale San Giovanni di Dio a Scandicci a bordo di un furgone e approfittando dell’affollamento, avrebbero scaricato dal retro del veicolo un motociclo di grossa cilindrata. In sella a quest’ultimo si sarebbero sistematicamente dedicati alla ricerca di potenziali vittime per le vie di Firenze che dovevano rispondere a requisiti ben precisi: essere anziane, sole ed indifese. Caratteristiche che aveva la 85enne intenta a rincasare a piedi sola da via Mannelli, con delle buste della spesa. Seguitala discretamente fin sotto casa, gli indagati si sarebbero poi introdotti nel condominio un attimo prima che il portone venisse chiuso dalla donna, e avrebbero continuato a seguirla per le scale sino alla porta dell’appartamento al 4° piano, ove nella circostanza uno dei due si sarebbe qualificato come un incaricato del servizio idrico, lì giunto per eseguire una verifica in seguito ad un presunto malfunzionamento. Mentre l’anziana donna veniva invitata a restare nei pressi di un rubinetto in cucina, sarebbe entrato in scena il secondo componente del duo di malfattori che, vestito da agente della polizia locale, le avrebbe esibito un distintivo da poliziotto con lo stemma della Repubblica Italiana. Il finto agente di polizia locale avrebbe poi esortato la donna a verificare se i propri preziosi fossero effettivamente in casa, comunicandogli eventuali mancanze. Dinanzi al susseguirsi di richieste nervose e pressanti, l’anziana signora ha cominciato a insospettirsi e avrebbe iniziato ad urlare ed a chiedere aiuto ai propri condomini. A questo punto, per procurarsi la fuga i due malintenzionati l’avrebbero violentemente strattonata, spingendola e rinchiudendola poi all’interno della cucina prima di andarsene dall’appartamento in sella al motociclo lasciato in strada con un bottino di 60mila euro in gioielli e preziosi.
I due rapinatori sono quindi tornati nel parcheggio dell’ospedale di Scandicci e dopo aver caricato lo scooter sul furgone si sarebbero dileguati con la refurtiva depistando di fatto le ricerche di Polizia e Carabinieri nel frattempo avvertiti. I carabinieri però mediante minuziose indagini, nel corso delle quali sono stati dettagliatamente ricostruite abitudini, movimenti e modus operandi della “coppia criminale”, e raccogliendo gravissimi indizi di colpevolezza sono infine riusciti a localizzarli a Genova. Una perquisizione personale e veicolare ha permesso agli uomini dell’Arma di trovare vari arnesi atti allo scasso, una pettorina, un lampeggiante ed un distintivo della polizia locale, nonché numerose ricetrasmittenti utilizzate per tenersi in contatto radio durante l’esecuzione dei colpi. Il procedimento penale nei loro confronti è tuttora pendente in fase di indagini e l’effettiva responsabilità sarà vagliata nel corso del successivo processo.