Nel sito industriale dismesso in via Pistoiese nascerà il parco Florentia. I vecchi capannoni fatiscenti abbandonati nella via si trasformeranno in un giardino, mentre la superfice verrà “traslata” in via Montepulciano e darà origine a 12 appartamenti
L’area ex Gover sarà libera da future nuove costruzioni lasciando spazio al grande parco urbano ‘Florentia’. E’ il risultato dell’operazione per il ‘trasferimento’ dei volumi all’ex Lupi di Toscana che ha avuto oggi il via libera del Consiglio comunale. Con la convenzione, il privato dovrà inoltre versare al Comune oltre 1,5 milioni di euro. I volumi demoliti in via Pistoiese lasceranno spazio al Progetto Florentia, il parco urbano tematico e museale che riqualificherà anche l’ex Poderaccio riconnettendo l’area al centro città; mentre la corrispondente superficie utile lorda di circa 8mila metri quadrati sarà ‘ricostruita’ dall’operatore privato nell’area dell’ex caserma al confine con Scandicci per il nuovo quartiere residenziale (https://www.lamartinelladifirenze.it/nel-nuovo-parco-argingrosso-anche-un-lago-un-museo-e-la-porta-sullacqua/).
“In questo mandato, non solo abbiamo demolito e bonificato l’ex Gover – ha detto l’assessore Del Re -, ma con questa operazione riusciamo anche a liberare l’area da future nuove costruzioni: grazie all’accordo che abbiamo raggiunto con il privato, la capacità edificatoria dell’area ex Gover viene infatti ‘trasportata’ nell’area Lupi di Toscana dedicata al tema della casa e ad un nuovo quartiere che qui nascerà. Un’operazione che consentirà anche di avere meno edificato nell’area dell’ex caserma e quindi di ridurre la deroga al piano strutturale sui volumi zero che avevamo già varato con l’approvazione del Piano Lupi di Toscana. Andiamo così ad attuare un punto importante del programma di mandato: riqualificare l’area ex Gover e farne la parte finale del Parco Florentia, congiungendo due zone del nostro territorio, il quartiere 4 e il quartiere 5, l’Isolotto e l’Argingrosso con le Piagge, riducendo le distanze dal cuore della città e creando un nuovo polo cittadino. Non solo: questo intervento rappresenta poi anche un passo avanti verso la trasformazione dell’area dell’ex caserma Lupi di Toscana con la riduzione della nuova edificazione e con un nuovo tassello che va ad aggiungersi per dare attuazione al Piano Lupi, che ricucirà il territorio di Scandicci con quello di Firenze”. Il valore dell’area ex Gover è di 2,9 milioni di euro, mentre il valore della porzione dell’ex Caserma Gonzaga Lupi di Toscana oggetto della permuta è di 3,5 milioni di euro. L’operatore verserà a differenza di 450mila euro al Comune alla consegna delle aree, poi dovrà versare circa 1 milione di euro per le opere di urbanizzazione primaria previste dal piano di recupero ex Gover, oltre agli oneri di urbanizzazione secondaria.
Via libera in Consiglio anche alla trasformazione in giardino dei vecchi capannoni fatiscenti abbandonati di via del Campofiore, che saranno abbattuti per lasciare spazio al verde (rendering a fianco e sotto). La superficie liberata sarà ‘trasferita’ in via Montepulciano, dove nascerà un piccolo complesso residenziale con un nuovo parcheggio pubblico alberato e spazi verdi. Il piano attua per la seconda volta il meccanismo del cosiddetto ‘decollo-atterraggio’ previsto dal regolamento urbanistico, grazie al quale è possibile ‘trasferire’ la superficie liberata mantenendo i volumi zero.
Il nuovo edificio residenziale sarà composto da 12 unità abitative per complessivi 950 mq. L’importo della monetizzazione dovuto dal privato è di circa 130mila euro che saranno impiegati per la riqualificazione dei locali annessi a Villa Arrivabene in piazza Alberti per acquisire spazi da destinare al Quartiere 2 (https://www.lamartinelladifirenze.it/e-i-vecchi-capannoni-abbandonati-si-trasformarono-in-un-verde-giardino/). “Un’operazione che consente da un lato di eliminare una situazione di degrado – ha spiegato l’assessore Del Re – e dall’altro di aumentare al tempo stesso le strutture in aree della città che ne sono carenti, in particolare parcheggi e verde, mantenendo inalterato il principio dei volumi zero attraverso il meccanismo di ‘atterraggio’ previsto dal regolamento urbanistico. Un meccanismo che abbiamo utilizzato solo in due casi, per la sua complessità di realizzazione e che quindi sarà rivisto nel nuovo Piano operativo sempre con l’obiettivo di essere funzionale al principio dei volumi zero ma con una maggiore prospettiva di applicazione in città”.