Il gruppo avrebbe agito con un rodato modus operandi, indossando anche auricolari per comunicare in tempo reale tra esecutori materiali, palo e autisti dei mezzi: restituita alla vittima l’intera refurtiva
Furto aggravato in appartamento, in concorso. Con questa accusa la Polizia ha arrestato cinque cittadini peruviani di età compresa tra i 35 e i 60 anni. Il gruppetto è stato fermato dai “Falchi”, le speciali unità in borghese della Questura, tra via Pacinotti e via Piacentina mentre, a bordo di due autovetture, si stava allontanando dopo un colpo messo a segno nell’abitazione di un’anziana a Coverciano. Da mesi infatti gli investigatori di via Zara battono le strade cittadine con auto e moto civetta per contrastare, insieme alle altre pattuglie sul territorio, il fenomeno estivo dei furti in appartamento e delle truffe agli anziani. L’attività rientra nell’ambito del piano “Estate Sicura” voluto e disposto in tutta la provincia dal Questore Maurizio Auriemma e che solo alcune settimane fa si era già concretizzato con l’arresto, da parte degli stessi agenti, di tre persone dopo una truffa e una tentata truffa a donne anziane tra Novoli e Le Cure. Questa volta l’attività investigativa ha portato i Falchi a Coverciano, dove intorno alle 12 di ieri hanno rintracciato in strada un paio di autovetture sospette con due uomini al volante e, poco distante, in prossimità di una fermata dell’autobus, una terza persona con gli auricolari e che si sarebbe guardata intorno, pronta ad avvisare gli altri in caso di problemi.
I poliziotti si sono quindi appostati e, dopo qualche minuto, hanno notato una signora avvicinarsi ad un palazzo; una volta attraversato il giardino condominiale la donna ha incrociato altri due uomini che, mentre uscivano dallo stabile, l’avrebbero anche salutata cordialmente. Quest’ultimi sono saliti insieme al “palo” sulle auto tenute d’occhio dalla Polizia e tutti e cinque si sono allontanati rapidamente. La Polizia di Stato è entrata subito in azione: alcuni agenti hanno accertato che era appena stato svaligiato proprio l’appartamento della donna vista rincasare poco prima; nel frattempo, altre pattuglie hanno invece raggiunto e fermato in sicurezza le due auto, dall’interno delle quali è saltato fuori il bottino del furto appena commesso: borselli, documenti, orologi, bracciali ed elettrodomestici di vario tipo oltre a tre paia di guanti, alcuni cacciaviti, una tronchese e un piede di porco con il quale era stata verosimilmente forzata e scardinata la porta della vittima. L’intera refurtiva è stata subito restituita anziana, mentre i cinque cittadini stranieri sono finiti tutti in manette.
Secondo quanto ricostruito dalla Squadra Mobile, gli arrestati sarebbero stati, poco prima, anche protagonisti di un tentato furto in un condominio a Gavinana dove, dopo essere stato forzato il portone principale, il gruppetto non sarebbe però andato oltre, probabilmente a causa di un contrattempo o dell’improvviso arrivo di qualche residente. I poliziotti hanno poi approfondito la vicenda, sequestrando infine in zona Stadio, in una delle dimore fiorentine degli indagati, oltre un migliaio di euro in contanti, gioielli e tutta una serie di oggetti (tra i quali anche apparecchiature elettroniche e una decina di orologi di marca) che non escludono essere il provento di altri analoghi furti, per i quali sono già in corso accertamenti per individuare le possibili vittime.