Dopo il grande successo della versione cinematografica, lunedì all’Anfiteatro di Villa Strozzi prendono di nuovo vita i racconti di chi non si è mai arreso, perdendo sì ma con talento
Dal palco al set, e ritorno. Dopo il trionfo della versione cinematografica – 26 premi e svariate nomination – Andrea Muzzi torna a ripercorre le gesta dei fuoriclasse della sconfitta con lo spassoso spettacolo teatrale “All’alba perderò”, lunedì 22 agosto (inizio ore 21.15) all’Anfiteatro di Villa Strozzi a Firenze.
Cosa ha spinto il pugile Eric Crumble a salire sul ring 31 volte e a subire 31 ko di fila? E perché il samoano Trevor Misapeka, 130 kg di peso, ha accettato di correre contro la sua volontà (e la sua stazza) i 100 metri alle Olimpiadi del 2001? I protagonisti di “All’alba perderò” sono uomini che hanno perso, ma in un modo unico, spettacolare, diciamo pure con… talento. Lo spettacolo affronta con ironia e leggerezza l’ultimo tabù della nostra società: il fallimento. Considerato come un semplice fatto negativo, il “perdere” è in realtà la chiave per affrontare le sfide e preparare le vittorie del proprio futuro. Insomma, non perdiamo l’occasione di capitalizzare una bella sconfitta!
Portando l’esempio paradossale dei tanti che sono entrati nel “Guinness dei falliti”, lo spettacolo è un esilarante inno alla vita, a coloro che non hanno smesso mai di “provarci”, a quelli che non si sono mai arresi. Perché il segreto della vittoria è in primis accettare la propria paura di perdere e saperla gestire. Quindi, forse, molto meglio avere in camera il poster del coraggioso portiere Alessandrelli (uno che ha atteso dieci anni in panchina prima di perdere platealmente l’unica partita in cui ha giocato), piuttosto che quello di qualche viziata star, narcotizzata dagli sponsor e dai miliardi, che scende in campo svogliata e senza passione.
Dopo una lunga collaborazione sul palco con Alessandro Benvenuti, Muzzi inizia a calcare le scene come attore comico e monologhista, rileggendo in chiave personale temi come gli eterni vizi italici (“Due Italiani veri”), la forza rivoluzionaria e anarchica dell’amore (“L’amore è geco”) e la libertà di informazione (“Edizione straordinaria” assieme al maestro satirico Sergio Staino). La sua comicità graffiante e mai scontata caratterizza i suoi spettacoli teatrali.
Biglietti 15/10 euro (riduzioni per over 60, under 25, soci Coop, Arci, Uisp, ATC, iscritti ai corsi di formazione del Teatro delle Donne). Prevendite su www.ticketone.it. Info e prenotazioni sul sito ufficiale www.teatrodelledonne.com (tel. 0552776393 – teatro.donne@libero.it).