L’aggressione era avvenuta sabato scorso in via de’ Vespucci al termine dell’incontro di calcio U/14 fra il Firenze Ovest e l’Albereta San Salvi
Daspo di 8 anni per il genitore 34enne che sabato scorso è stato arrestato per aver picchiato l’arbitro e per causato lesioni a uno spettatore e a un carabiniere al termine di una partita di calcio giovanile under 14 dove giocava il figlio, che era stato ammonito dal direttore di gara. In particolare, per quanto riguarda lo stadio Franchi di Firenze e il campo sportivo del Firenze Ovest, a Peretola, il 34enne non solo non dovrà entrare ma neanche potrà trattenersi nei pressi, né due ore prima né due ore dopo gli eventi sportivi in programma. Inoltre, il questore ha chiesto all’autorità giudiziaria che allo stesso soggetto sia posta la prescrizione dell’obbligo di presentarsi per la firma in questura ogni volta che la Fiorentina gioca al Franchi. Al termine dell’udienza di convalida dell’arresto operato da i Carabinieri, per il 34enne era stata disposta la misura cautelare degli arresto domiciliari in attesa del processo che si svolgerà il 20 maggio.
Tutto era cominciato intorno alle 19.30 quando alla Centrale Operativa del Comando Provinciale dei Carabinieri di Firenze era arrivata una richiesta di intervento per una lite al campo sportivo comunale di via de’ Vespucci. Alla vista dei Carabinieri, prontamente arrivati sul posto e subito impegnati nell’opera di tranquillizzare l’uomo che brandiva anche una bottiglia di vetro, il 34enne che appariva in stato di alterazione psicofisica dovuto verosimilmente all’abuso di alcol aveva iniziato a spintonarli e a proferire ogni sorta di minaccia e offesa nei loro confronti, arrivando a colpire con un calcio al ginocchio uno dei militari che nel corso della colluttazione riportava lievi lesioni. Una volta immobilizzato era stato portato negli uffici della Stazione di Firenze Peretola dove aveva ripetuto il comportamento oltraggioso nei confronti dei militari tentando di colpirli ancora e raggiungendone uno con uno sputo. A questo punto era scattato l’arresto in flagranza per l’ipotesi di reato di violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, e la conseguente messa in camera di sicurezza.