La conversazione di Sara Salvadori esplorerà l’universo della mistica e teologa renana proclamata dieci anni fa Dottore della Chiesa dal Papa emerito Benedetto XVI
Iniziato nel giugno del 2021, il ciclo di incontri alla Certosa di Firenze nell’ambito di “1321 – 2021. Nei dintorni di un Centenario” dedicati ai 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, è giunto all’ultimo appuntamento. Venerdì 22 aprile alle ore 17 nella Sala Pio VI della Certosa di Firenze è in programma con “Una teologia mistica per immagini”, conversazione con Sara Salvadori sulla figura e il messaggio della mistica e teologa Hildegard von Bingen (1098-1179), con un ricordo di don Giorgio Mazzanti.
Sono previsti gli interventi di Carmelo Mezzasalma (Presidente del Comitato scientifico della Certosa di Firenze e superiore della Comunità di San Leolino), Michela Pereira (già Ordinaria di Storia della Filosofia Medievale presso l’Università di Siena), Sara Salvadori (ricercatrice e musicista) e Giovanni Tenucci (storico dell’arte).
A dieci anni dalla sua proclamazione a dottore della Chiesa da parte di papa Benedetto XVI (2012), la figura della mistica renana Hildegard von Bingen continua ad appassionare la ricerca degli studiosi per la ricchezza della sua esperienza spirituale e particolarmente per il singolarissimo intreccio tra linguaggio teologico e linguaggio iconografico che caratterizza il racconto della sua esperienza mistica. È in questa direzione che si muove, in particolare, lo studio di Sara Salvadori, già concretizzatosi in due studi prestigiosi – Hildegard von Bingen. Viaggio nelle immagini (Skira 2019) e Hildegard von Bingen. Nel cuore di Dio (Skira 2022) –, i primi che offrono una rilettura del testo mistico di Hildegard proprio a partire dalle immagini realizzate da lei stessa, riprodotte a grandezza originale.
Con Sara Salvadori, rifletteranno sulla figura e l’opera di Hildegard von Bingen, Michela Pereira Pereira, Giovanni Tenucci e Carmelo Mezzasalma: la bellezza ritrovata delle immagini scopre una nuova potenza, che, giungendo fino al nostro tempo, risulta più che mai attuale per guidarci nelle complesse vie della conoscenza e della sapienza. Il ricordo di don Giorgio Mazzanti intende mettere in evidenza la sua appassionata ricerca nel campo della teologia, particolarmente nel suo fecondo legame con la creatività e la bellezza.