E il Comitato “Pro-Franchi” invita Nardella e Commisso a tornare sul progetto di riqualificazione
“Abbandonare il Franchi è peggio di un’idiozia, sarebbe pure follia”. Vittorio Sgarbi, critico d’arte e polemista in servizio permanente effettivo, irrompe come una furia sulla vicenda del restyling dello stadio.
Interpellato dal Comitato nato spontaneamente per salvare l’impianto realizzato da Pierluigi Nervi e composto da alcuni giornalisti fra cui Alessandro Fiesoli, Massimo Sandrelli e Pino Miglino, non fatica a dire come la pensa su un eventuale spostamento della Fiorentina a Novoli (Mercafir) o nella peggiore delle ipotesi (mai tramontata del tutto però…) a Campi Bisenzio perorando la causa di chi sostiene la riqualificazione dell’impianto dove giocano i viola.
“Abbatterlo tutto o in parte – sottolinea Sgarbi – neanche per idea, ha ragione il soprintendente Pessina. E’ un monumento degli anni Venti, nato con la passione per il calcio, e appartiene a una stagione architettonica sublime. Lasciarlo è condannarlo a morte. Firenze lo ammoderni, ma non tocchi la struttura. La Fiorentina deve essere orgogliosa di giocare in un tale capolavoro”.
E l’assist del critico è pienamente colto dal Comitato che rilancia e invita il sindaco Dario Nardella a prendere l’aereo e recarsi a New York dal patron viola Rocco Commisso per convincerlo a tornare sul progetto originario di restyling del Franchi: “ Nella scelta tra restare e andarsene – scrive il Comitato “Salviamo il Franchi” – l’aspetto culturale si somma alla dimensione economico-sociale e ideologico-politica. Questione di valori e identità, di sapere da che parte si sta. Senza Fiorentina, Franchi e Campo di Marte muoiono. Lo ha capito mister Commisso? E se lo ha capito, si sente davvero di affondare un quinto di Firenze per traslocare a Novoli o nel comune di Campi Bisenzio? Il sindaco Nardella è consapevole della mutazione che si prospetta per la città? Ed è chiaro a entrambi che la Fiorentina a Campi non sarebbe più fiorentina? Perciò, invece di sveltire l’operazione Novoli, che ha costi incerti e tempi più che utopici, il sindaco blocchi tutto e voli subito a New York a spiegare a Rocky Commisso perché conviene tornare sul progetto Franchi.
“Con opportuni restauri, è l’impianto ideale da lui desiderato. Pessina è stato chiaro: costruire tribune interne a ridosso del campo di può, ammodernare e coprire anche. Il dovere del sindaco è dunque di far capire a mister Commisso che un compromesso è necessario. Se investire nella Fiorentina è very good, portarla altrove è no good at all, perché significa la rovina di centinaia di attività e di migliaia di famiglie, che nel Quartiere 2 vivono grazie alla presenza della Società e della squadra. Per Firenze un disastro: il Franchi come l’Ilva”.