Passa all’unanimità in Consiglio la mozione di Michela Monaco (Lega Salvini) che invita l’amministrazione a porre una particolare attenzione al superamento del solo settore riservato alle persone con disabilità
Lo stadio Franchi diventi accessibile ai disabili motori in ogni suo settore. Passa all’unanimità in Consiglio la mozione proposta dalla consigliera di Lega Salvini Firenze Michela Monaco. Il documento invita Sindaco e Giunta a porre una particolare attenzione in merito al superamento del solo settore riservato alle persone con disabilità presso lo stadio, prevedendo altresì l’accessibilità in tutti i settori dello stadio al fine di garantire nella nuova struttura il necessario standard qualitativo di intrattenimento per gli eventi sportivi; a verificare nel corso delle successive fasi di progettazione e di esecuzione dell’intervento di restyling del Franchi, il rispetto dei criteri sulle barriere architettoniche già indicati dal DIP e assunti dal progetto di fattibilità tecnica ed economica; a confrontarsi, in merito ai punti precedenti, con la Consulta Comunale degli Invalidi e Handicappati e tutti gli altri organi preposti per individuare le soluzioni migliori per una piena e corretta fruibilità del nuovo stadio in tutti i suoi settori.
“L’argomento stadio, complice anche il nuovo progetto e quindi il risalto mediatico – spiega Monaco – è diventato quasi quotidiano per quanto ne sentiamo parlare. Per questo sono felice di condividere un tema ad esso connesso, quello dell’accessibilità. Ho sempre pensato che il concetto di sviluppo architettonico dovesse portare con sé quello dell’abbattimento delle barriere architettoniche e sociali. Questa mozione, collegandosi al concorso internazionale di progettazione dell’area Campo di Marte e dello Stadio Pier Luigi Nervi, ambisce a verificare, per mezzo del Sindaco, il rispetto dei criteri sulle barriere stesse e che sono indicati dal DIP.
Ma soprattutto ambisce ad abbattere le barriere sociali, confrontandosi con la consulta degli invalidi per individuare le soluzioni migliori per godere appieno del nuovo stadio in ogni suo settore: una soluzione pensata non solo per le persone disabili, ma dalle persone disabili. Perché oggi ad una persona con disabilità motoria è preclusa la possibilità di guardare la squadra del cuore in tribuna con i propri amici, perché per quella persona è sì prevista un’area apposita ma, al tempo stesso, relegata da tutto il resto. Vorrei ringraziare tutti i gruppi consiliari per la condivisione che si è sviluppata in commissione, abbiamo tutti convenuto nell’affermare che accendere un faro su questo tema, al di là di una semplice previsione, lo farà evolvere anche nella sua percezione per tutti i fiorentini e non solo: non più un tema accessorio ma di sostanza, di principio per una città e un paese civili”.