Lo ha annunciato il sindaco Nardella a margine della celebrazione dei 30 anni dalla costituzione della Dia, lanciando anche l’idea di una grande iniziative nazionale per il trentesimo anniversario della strage di via dei Georgofili che cadrà il 27 maggio 2023
Due appartamenti confiscati alla mafia verranno utilizzati per accogliere due nuclei familiari di profughi ucraini che arriveranno a Firenze. Lo ha annunciato il sindaco Dario Nardella a margine della giornata per la celebrazione dei 30 anni dalla costituzione della Direzione investigativa antimafia svoltasi a Palazzo Vecchio. Il primo cittadino fiorentino ha anche lanciato l’idea di organizzare un appuntamento non solo commemorativo ma anche di confronto e riflessione con tutto il mondo della cultura italiana, con le Istituzioni pubbliche, la società civile, il mondo della scuola e dell’università e la magistratura italiana in occasione del trentesimo anniversario della strage di via dei Georgofili che cadrà il 27 maggio 2023.
“Grazie all’azione di collaborazione tra prefettura e Comune, di comune accordo con il prefetto Valenti – ha spiegato Nardella – abbiamo voluto dare questa possibilità che coniuga l’impegno per la legalità con il grande sforzo che la città di Firenze sta mettendo in campo per l’accoglienza. Credo sia un bel segnale in un momento drammatico come quello che stanno vivendo le popolazioni ucraine e anche un esempio di come i frutti della lotta alla mafia possano avere risvolti positivi in un’emergenza come quella che stiamo affrontando. Ho poi proposto di organizzare un momento di riflessione e di confronto andando con il pensiero al terribile attentato mafioso per rilanciare lo spirito di coesione che deve essere alla base della lotta a tutte le mafie. Parlerò di questa iniziativa anche con i ministri competenti affinché si possa dare vita a un comitato promotore nazionale per organizzare al meglio queste commemorazioni”.
E ieri si è svolta anche la Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie organizzata da Libera Toscana alla quale hanno partecipato gli studenti di alcune scuole di Firenze e il procuratore capo di Firenze Giuseppe Creazzo all’ultimo impegno pubblico prima del suo trasferimento alla procura dei minori di Reggio Calabria. Slogan di quest’anno: “Terra mia. Coltura cultura”. Presente all’iniziativa, svoltasi al Teatro della Compagnia, l’assessore al welfare ed educazione Sara Funaro: “Come Istituzioni – ha detto – abbiamo sulle spalle il peso e la responsabilità di dover mandare messaggi forti di speranza e di consapevolezza di quanto sia fondamentale contrastare le mafie. Mettere insieme l’ambiente e la cultura permette di concentrare l’attenzione su questi due temi che sono due capisaldi della nostra azione amministrativa. Lavorare sull’ambiente a 360 gradi è importante perché come dice don Ciotti si tratta di rivedere anche i rapporti di forza e i soprusi che vengono esercitati anche sulle nostre terre dal punto di vista dello sfruttamento della forza lavoro; altrettanto importante è lavorare sulla cultura perché è l’arma più potente che abbiamo e ha la forza di scuotere le coscienze”.