Nel giorno dedicato alle vittime del Covid, il Bosco della memoria ha un albero in più in memoria del papà fiorentino morto nell’agosto scorso a causa del virus contratto in India dove era andato con la moglie per adottare una bambina
Il Bosco della Memoria, l’area del parco Don Forconi dedicata al ricordo delle vittime del Covid, da venerdì 18 ha un nuovo albero. È l’olivo dedicato a Enzo Galli, morto nell’agosto scorso a causa del virus contratto in India dove era andato con la moglie per adottare una bambina. “Celebriamo per la seconda volta la giornata in memoria delle vittime del Covid – ha dichiarato l’assessore Martini -. Dobbiamo ricordare chi è scomparso a causa di questa malattia e anche l’impegno dei tanti che si sono adoperati in questi due anni per far fronte all’epidemia. Far memoria è un dovere e una responsabilità, perché ci aiuta ad andare avanti nei momenti difficili”.
La cerimonia si è svolta con la partecipazione degli assessori alla Cultura della Memoria Alessandro Martini, all’Ambiente Cecilia Del Re e della Mobilità Stefano Giorgetti, il presidente del Quartiere 5 Cristiano Balli, il presidente del consiglio comunale Luca Milani. Presenti, tra gli altri, anche la moglie Simonetta Filippi, il dottor Massimo Resti responsabile della pediatria medica del Meyer che ha avuto in cura la bambina una volta arrivata in Italia, sanitari dell’Ospedale di Careggi che hanno lavorato in prima linea durante la pandemia e gli studenti Ginevra Micheli e Leonardo Margarito che hanno promosso l’idea della piantumazione dell’albero in ricordo di Enzo Galli. “Completeremo il bosco della memoria con altri 500 alberi che metteremo a dimora per ricordare i fiorentini che se ne sono andati a causa del Covid – ha aggiunto l’assessore Del Re –. I primi 500 sono stati messi piantati il primo anno, poi il numero è raddoppiato e quindi raddoppieremo anche gli ulivi e cipressi piantati nel parco Don Forconi che quindi sarà sempre più il bosco della memoria”.
Residente a Campi Bisenzio, Galli per il suo lavoro collaborava spesso con gli uffici della Mobilità del Comune. Questa la scritta sulla targa che è stata collocata davanti alla pianta “ENZO GALLI Esempio di umanità e solidarietà vittima del covid”. “Enzo frequentava per lavoro gli uffici della Mobilità e ha lasciato un segno forte nel personale – ha sottolineato l’assessore Giorgetti –. Già nei mesi scorsi abbiamo avuto contatti con la moglie Simonetta e ricordarlo oggi, ricordare la sua vita e la sua testimonianza, rappresenta un momento importante per tutti noi”.