In Toscana altri 5.689 positivi di cui 1.094 a Firenze. La regione rimane al 7° posto come numerosità di casi: i guariti sono 3.145 in più, ma altre11 persone non ce l’hanno fatta.
In Toscana sono 921.405 i casi di positività al Coronavirus, 5.689 in più rispetto a ieri. I guariti sono 3.145 in più e raggiungono quota 872.326 (94,7% dei casi totali). Gli attualmente positivi sono oggi 39.778, +6,8% rispetto a ieri. I ricoverati sono 709 (29 in più rispetto a ieri), di cui 29 in terapia intensiva (2 in più). L’età media dei 5.689 nuovi positivi odierni è di 41 anni circa (21% ha meno di 20 anni, 23% tra 20 e 39 anni, 31% tra 40 e 59 anni, 18% tra 60 e 79 anni, 7% ha 80 anni o più). Oggi si registrano 11 nuovi decessi, 5 uomini e 6 donne con un’età media di 79,3 anni: 1 a Firenze, 5 a Pistoia, 1 a Lucca, 3 a Pisa, 1 a Livorno.
Sono 263.819 i casi complessivi ad oggi a Firenze (1.094 in più rispetto a ieri), 67.173 a Prato (204 in più), 75.627 a Pistoia (387 in più), 43.031 a Massa (314 in più), 95.057 a Lucca (811 in più), 105.119 a Pisa (639 in più), 79.026 a Livorno (551 in più), 84.133 ad Arezzo (584 in più), 61.590 a Siena (625 in più), 46.275 a Grosseto (480 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni. La Toscana si trova al 7° posto in Italia come numerosità di casi (, con circa 24.951 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 23.036 x100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Firenze con 26.423 casi x100.000 abitanti, Pistoia con 26.056, Prato con 25.323, la più bassa Grosseto con 21.242. Complessivamente, 39.069 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (2.504 in più rispetto a ieri). Sono 5.765 (6 in meno) le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate.
Sono 9.301 i deceduti dall’inizio dell’epidemia: 2.938 a Firenze, 787 a Prato, 843 a Pistoia, 616 a Massa Carrara, 868 a Lucca, 995 a Pisa, 680 a Livorno, 629 ad Arezzo, 481 a Siena, 343 a Grosseto, 121 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.
Intanto a margine delle celebrazioni della seconda Giornata nazionale in memoria delle vittime sanitarie del Covid-19 che si sta svolgendo a Palazzo Vecchio, il presidente dell’Ordine dei Medici di Firenze Pietro Dattolo (nella foto a sinistra) torna a chiedere condizioni di lavoro adeguate per i camici bianchi che sono tutt’ora in prima linea contro il virus e nuove assunzioni per continuare a offrire alla popolazione un servizio efficiente, universale e gratuito. “Non possiamo più permettere che i nostri medici e tutti gli operatori sanitari passino dall’essere considerati eroi ad essere dimenticati – ha detto -. Fa male a noi, ai cittadini e al Paese. Il tempo della retorica degli ‘eroi’, che ci è costata così tanti martiri, è terminato. Non lo eravamo e non vogliamo essere chiamati così, vogliamo solo essere ascoltati nell’organizzazione dei sistemi sanitari: possiamo essere preziosi con la nostra esperienza. Siamo andati a mani nude a combattere contro il virus. Abbiamo toccato la malattia senza arretrare e abbiamo capito ben presto quanto fosse pericoloso, con la tragica scomparsa del dottor Roberto Stella, presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia di Varese e medico di famiglia. Non lasciamo che tutto questo sia successo invano”.