I giudici di Roma hanno respinto l’istanza dei difensori del ceceno accusato di aver pestato a morte il ragazzo fiorentino. La prima udienza è fissata per l’8 giugno
Si farà anche in Italia il processo a carico di Rassoul Bissoultanov accusato di omicidio per la morte di Niccolò Ciatti il 21enne di Scandicci, pestato e ucciso la notte tra l’11 e il 12 agosto del 2017 in una discoteca di Lloret de Mar, in Spagna, dove si trovava in vacanza con un gruppo di amici. L’apertura del dibattimento in Italia è fissata per il prossimo 8 giugno. I giudici della Terza Corte d’Assise di Roma hanno respinto l’istanza presentata dai difensori del ceceno che avevano sollevato la questione di giurisdizione in quanto anche in Spagna è stato incardinato un processo su questa vicenda: il ceceno Rassoul Bissoltanov sarà infatti processato il 30 maggio prossimo in Spagna per gli stessi fatti. ”Il processo contro Bissoultanov si deve fare in Italia perché ci sono tutte le condizioni per dare giustizia a Niccolò Ciatti, ucciso con inaudita violenza. E’ un processo che dobbiamo allo Stato, a Niccolò Ciatti e alla sua famiglia” aveva detto in aula alla prima udienza a Roma il Pm Erminio Amelio.
“Per noi oggi è un giorno di festa – dice Agnese Usai, avvocato della famiglia Ciatti -, abbiamo ottenuto tutto quello che chiedevamo, il massimo risultato, adesso l’imputato non potrà rimanere impunito. La corte di assise ha accolto tutti i motivi che abbiamo avanzato per radicare la giurisdizione in Italia, e respinto le richieste della difesa di Rassoul Bissoultanov. Se arrivasse priva la sentenza in Spagna, il processo in Italia dovrà fermarsi, ma vedremo quello che succederà. Per noi quella di oggi è una vittoria, e anche la famiglia Ciatti è rincuorata che il giudice italiano si sia dichiarato competente”. “Bene che il processo sull’omicidio di Niccolo’ Ciatti si svolga anche in Italia. Siamo contenti perché è quello che chiedeva la famiglia Ciatti e chiedevano il Comune e la Città metropolitana di Firenze“. Lo afferma, in una nota, il sindaco di Firenze, Dario Nardella che aggiunge: “Leggiamo la decisione della Corte d’Assise di Roma come un gesto di rispetto verso l’Italia. Ora avanti tutta per ottenere giustizia perché chi è responsabile di questa brutale violenza paghi e perché in futuro non avvengano piu’ episodi di tale inaccettabile gravita’”.
Per Gianluca Ferrara, vicepresidente M5S Senato, ed i consiglieri di Palazzo Vecchio Roberto de Blasi e Lorenzo Masi che da anni seguono la vicenda e solo pochi giorni fa avevano organizzato a palazzo Madama un evento dedicato a Niccolò Ciatti con la presenza dell’ex premier Giuseppe Conte, “La decisione di celebrare in Italia il processo per l’omicidio di Niccolò Ciatti è una bellissima notizia. Oggi si riaccende in noi la speranza di avere finalmente giustizia dopo quasi cinque anni dal barbaro pestaggio del giovane toscano, ucciso a calci dal cittadino russo di origine cecena Rassoul Bissoultanov. Una tragedia che non può e non deve rimanere impunita”.