Continua la mobilitazione e la solidarietà a fianco del popolo ucraino invaso dalle truppe russe di Putin. Ieri a Palazzo Strozzi Sacrati la prima riunione dell’unità anticrisi con la firma della dichiarazione di mobilitazione internazionale decisiva per aiuti e accoglienza
Mobilitate a fianco della città per dare sostegno e aiuti ai cittadini attraverso una raccolta fondi: Firenze e il Comitato di Firenze della CRI rispondono così alla richiesta di aiuto arrivata al sindaco Dario Nardella da Vitali Klitschko, primo cittadino della capitale dell’Ucraina legata a Firenze con un gemellaggio sottoscritto nel 1967 con l’allora primo cittadino Piero Bargellini proprio a Kiev, per realizzare uno scambio di idee sui problemi economici comunali nell’interesse di uno sviluppo delle due città; mettere in pratica uno scambio delle mostre culturali ed artistiche; favorire uno sviluppo dei legami fra istituzioni comunali di medicina, biblioteche, scuole, musei; fare uno scambio dei materiali di informazione da diffondere per mezzo di stampa, radio e televisione e continuare in seguito uno scambio delle delegazioni dei rappresentanti di Firenze e Kiev.
“Ho sentito nuovamente al telefono il sindaco Vitali Klitschko – ha detto Nardella – nascosto in città. A Kiev hanno bisogno del massimo supporto: beni materiali essenziali, generi alimentari, risorse economiche. Rispondiamo a questa richiesta di aiuto con il massimo impegno possibile attraverso questa iniziativa e molte altre. Ora più che mai ci sentiamo tutti cittadini di Kiev”. Per aiutare la popolazione di Kiev, la Città di Firenze e il Comitato fiorentino della Croce Rossa Italiana lanciano una raccolta fondi per aiutare la città e sostenere le necessità e i bisogni più urgenti dei cittadini, alla luce dell’intensificarsi delle violenze e delle conseguenti emergenze umanitarie che il conflitto, dopo sette giorni dal suo inizio, sta generando. Questo l’indirizzo internet: https://dona.cri.it/firenzeemergenzaucraina/.
“Siamo al fianco della comunità ucraina in questo momento difficile – aggiunge – l’assessore a Welfare Sara Funaro. Gli abitanti di Kiev hanno il nostro sostegno e devono sentire la nostra vicinanza. Kiev non è sola, Firenze è con lei ed è al suo fianco insieme alla Croce Rossa Italiana. La nostra città ha già messo in moto la catena della solidarietà per aiutare la popolazione ucraina con raccolte di beni di prima necessità, ai quali adesso si unisce questa importante raccolta fondi. Oggi più che mai dobbiamo costruire ponti di umanità e di pace”. La Croce Rossa Italiana è sul posto da sempre e, dopo quasi otto anni di conflitto, vista l’escalation delle violenze, ha bisogno di tutto il sostegno possibile. “In questo momento – sottolinea il presidente del Comitato Cri di Firenze Lorenzo Andreoni – più che mai, un aiuto diretto e senza intermediari, è il miglior modo per aiutare concretamente la popolazione, attraverso il nostro sistema di risposta alle emergenze. Croce Rossa infatti, durante le emergenze internazionali, mette in moto il suo sistema di network per poter agire capillarmente, forti della possibilità di operare grazie alle convenzioni di Ginevra che garantiscono l’accesso a mezzi e operatori di Croce Rossa anche durante i conflitti armati”.
Ieri a palazzo Strozzi Sacrati nella prima riunione dell’unità anticrisi il Governatore toscano Eugenio Giani ha firmato l’atto di ‘Stato di mobilitazione regionale’, propedeutico anche ad assumere delibere per provvedere all’accoglienza e all’aiuto. “La Toscana – ha detto il Presidente – ha messo a disposizione gli alberghi sanitari, per una funzione che offre anche assistenza sanitaria: verifica della vaccinazione, almeno 5 giorni quarantena, provvedere ai vaccini e quindi alla collocazione di chi è ospitato. C’è poi l’aspetto dell’educazione alla lingua, il possibile inserimento per lavori stagionali”. L’accoglienza, in sintesi, vedrà il coordinamento tra gli alberghi sanitari, sotto la Regione, e i Cas, che hanno come riferimento le prefetture. Da oggi infine è attivo un conto corrente. Il numero è stato comunicato oiggi dal Presidente Giani durante il sopralluogo di questa mattina al centro di raccolta di via Aurelia Ovest, a Massa, da dove partono i camion con il materiale diretto in Ucraina. Eccolo: IT57U0503411701000000003021. “Ci concentreremo verso i campi profughi della Romania e della Polonia, e contemporaneamente verso il centro di smistamento di Leopoli, dove si sono trasferite sia l’ambasciata italiana che quella francese – ha concluso Giani -. Stiamo anche facendo servizio di supporto a chi vuole raccogliere beni, vestiario, medicinali e altro che spontaneamente la popolazione ha raccolto: c’è già stato un tir dell’associazione I colori della pace che da Massa è arrivato stanotte in campi profughi in Polonia. Organizzeremo sempre di più questo livello di coordinamento”.