Pronti i 150 posti dei Cas, ma potrebbero essere utilizzati anche gli alberghi sanitari Covid. E il sindaco Nardella chiama i vertici di Airbnb che hanno dato disponibilità a ospitare donne e bambini in fuga
I primi 30 profughi di guerra dall’Ucraina sono arrivati a Firenze. Si tratta di donne e bambini, in buone condizioni di salute. Lo ha comunicato il prefetto Valerio valenti durante la riunione operativa svoltasi a Palazzi Medici Riccardi alla quale hanno partecipato fra gli altri il sindaco Dario Nardella, il presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni e il presidente della Regione Eugenio Giani, insieme a diocesi, Asl, forze dell’ordine. «Dobbiamo rapidamente liberare delle strutture da dedicare esclusivamente all’accoglienza delle famiglie ucraine, siamo all’opera», ha detto Valenti che si aspetta nei prossimi giorni un flusso continuo di arrivi.
Diverse le opzioni sul campo: dall’ospitalità negli alberghi sanitari utilizzati nella fase più acuta della pandemia, così come fatto intravvedere dal governatore toscano Eugenio Giani, all’attivazione dei Centri di accoglienza straordinaria (Cas) capaci di circa 150 posti, alla mezza dozzina di appartamenti della Fondazione Kennedy e alla ventina della rete del consolato ucraino, alla disponibilità del colosso degli affitti turistici Airbnb di mettere a disposizione appartamenti e locali solitamente riservati ai turisti: 100mila in tutta Europa per l’accoglienza. A questo proposito il sindaco Dario Nardella ha avuto una telefonata con i vertici per capire bene come l’organizzazione intenda muoversi. “Sono alloggi vuoti, pagati da loro, col consenso della proprietà – ha sottolineato -: loro parlano di 14 giorni ma per noi un’accoglienza organizzata bene ha bisogno di più tempo”.
Per essere più precisi comunque bisognerà vedere cosa sarà scritto nel Dpcm che conterrà le norme operative. La speranza è che quanto prima i profughi possano tornare nella loro Ucraina, ma in caso contrario l’obiettivo delle istituzioni, come ribadito dal sindaco di Prato e presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni, è di “garantire ai bambini l’educazione scolastica e la protezione sanitaria”.