Stavolta è accaduto in via dei Pilastri. La vittima stava tornando a casa quando è stata affrontata da uno straniero che l’ha malmenata per rubarle il cellulare. Montelatici (Centro): “Sindaco e Giunta continuano a non vedere in che stato versi la città”
Come cinque giorni fa in viale Fratelli Rosselli e a farne le spese è di nuovo una donna, picchiata e malmenata questa volta per rubarle il cellulare. Ancora una rapina violenta in Centro dopo il pestaggio della 65enne che stava andando al lavoro e per quella aggressione ha riportato un trauma cranio-facciale, la frattura scomposta delle ossa nasali e diverse altre lesioni giudicate guaribili in 30 giorni. Questa volta è accaduto in via dei Pilastri, fra Sant’Ambrogio e Borgo Pinti. La vittima è una donna di 47 anni, ferita al volto per strapparle lo smartphone. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile l’hanno soccorsa intorno alle 2 della scorsa notte quando l’hanno vista assieme a un ragazzo che la stava soccorrendo. La donna ha raccontato che poco prima, mentre stava facendo ritorno a casa, era stata avvicinata da uno straniero che l’aveva colpita al volto con dei pugni e le aveva strappato il telefono cellulare dalle mani, per poi dileguarsi. La vittima della rapina è stata poi portata da operatori del 118, chiamati dai Carabinieri, al pronto soccorso dell’ospedale di Santa Maria Nuova ove è stata ricoverata in attesa di intervento per le fratture al volto riportate. Sulla vicenda stanno indagando i militari della Compagnia di Firenze.
Immediate anche in questo caso le reazioni politiche affidate al presidente della Commissione controllo Antonio Montelatici (Centro) che esprime vicinanza alla donna rapinata e chiede di aumentare il controllo del territorio con la Polizia Municipale o, altrimenti, prendendo accordi con istituti di vigilanza. “Questa notte – dice – si è verificata un’altra aggressione e, in tutto ciò, Sindaco e Giunta continuano a non vedere in che stato versi la Città. Ciononostante, è palese che abbiamo superato ogni limite, e che un maggior controllo del territorio – anche assumendo istituti di vigilanza – sia l’unica soluzione possibile”.