Dal Comitato di cittadini Manoiquandosidorme, che ha presentato un esposto a Prefetto, Comandante dei Vigili e Questore sulla movida fuori controllo del fine settimana in Sant’Ambrogio, Borgo Albizi, San Pierino, Borgo Pinti e strade limitrofe, riceviamo un intervento che pubblichiamo per intero
L’attenzione mediatica, che si è finalmente accesa su quanto sta accadendo nel centro storico fiorentino, arriva tardiva in un fenomeno che sta degradando non solo la vivibilità ed il sacrosanto diritto alla salute ed al riposo della comunità dei residenti, ma sta degradando una intera generazione di giovanissimi. Il tema è stato già evidenziato nelle principali testate giornalistiche ed è enorme: c’è una generazione incapace di socializzare senza la mediazione dello sballo notturno e di come l’assenza di alternative valide nella città abbia consegnato giovani e giovanissimi alla speculazione avida degli spacciatori di alcol e droga.
Basta andare nelle piazze principali della movida per capire che siamo ben oltre il tema dell’invasione dei tavolini e dei micro-locali da asporto, che trasformano in “locale” intere piazze ed intere strade, senza pagare un centesimo di oneri concessori per occupazione di suolo pubblico, scaricando tutti i costi della loro pulizia, sull’intera città di Firenze, compresi coloro che vivono in periferia o nelle lussuose residenze delle colline fiorentine……lontani dal clamore del centro. Ormai l’alcol viene venduto direttamente ai clienti senza più neppure la mediazione dei locali e, a quanto sembra dalle recenti notizie di cronaca, si tratta probabilmente di bottiglie contraffatte e/o di infima qualità.
Il pronto soccorso degli ospedali fiorentini è ingolfato da giovanissimi in delirio alcolico ed anche questo costo è pagato da tutta la comunità sia in termini economici che di efficienza del servizio, “ingolfato” la notte da giovani ubriachi. Rimane forte il tema del disagio giovanile, che il covid ha profondamente aggravato e che non può essere certo gestito con l’alcolismo dilagante e la “fuga” nella notte.
Veramente pensiamo di risolvere la socializzazione dei giovani, consegnandoli indifferenti alla cosiddetta “Movida”? Nell’immediato il ripristino della legalità è ormai improcrastinabile, ma non si può prescindere dall’offrire, alle nuove generazioni, alternative valide e spazi idonei, dove coltivare una socialità autentica e non mediata da sostanze alcoliche e da stupefacenti.
In questo degrado le autorità fiorentine sembrano sorde alle istanze ed alle “grida di dolore” dei cittadini di Firenze! Sorde, mute ed incapaci di dare soluzione ad un problema, che ormai va oltre il rispetto della legalità, ma soprattutto riguarda il futuro e la salute fisica e mentale di una intera generazione di giovani….. anzi di giovanissimi!. Questo è il tema forte che emerge nel degrado fiorentino e di fronte a cui l’amministrazione Nardella appare inerte, sorda e muta. Incredibilmente muta!
Il Comitato Manoiquandosidorme