Il primo continuava a usufruire anche del posto auto di fronte all’abitazione del padre che però era morto. Il secondo aveva fotocopiato il permesso della madre per poi darlo al fratello
Usavano copie di permessi per disabili senza averne diritto e per i responsabili sono partite le denunce. I fatti risalgono alla settimana scorsa. Il primo caso è emerso durante il rilievo di un incidente stradale in via Maddalena. Gli agenti della Municipale di Rifredi hanno notato un permesso invalidi esposto su una delle due auto coinvolte. E si sono insospettiti dal comportamento del conducente che, mentre erano girati, ha tolto il tagliando nascondendolo nel cassetto portadocumenti. Alla richiesta di spiegazioni l’uomo, innervosito, ha cercato di cambiare discorso ma, di fronte all’insistenza degli agenti ha mostrato quanto esposto sul cruscotto, ovvero un tagliando invalidi intestato al padre. Da una rapida verifica è emerso che l’intestatario era deceduto da diversi mesi e che il permesso originale era stato restituito. Si trattava quindi di una copia che veniva usata senza diritto. Ma i guai per l’uomo non sono finiti. Da ulteriori accertamenti è risultato poi che questi utilizzava ancora lo spazio invalidi personalizzato di fronte all’abitazione non ancora cancellato. Gli agenti hanno quindi sequestrato la copia del tagliando denunciando l’uomo per uso di atto falso e falsità materiale.
Il secondo sequestro ha avuto origine da un controllo su un reclamo per un veicolo parcheggiato su un incrocio in piazza Leopoldo. Gli agenti hanno notato che sull’auto, posteggiata in modo irregolare, era esposto un permesso invalidi e quindi hanno avviato la procedura prevista in questi casi: sanzione ma senza rimozione forzata in depositeria ma lo spostamento del mezzo nel primo spazio libero vicino senza spese per il disabile. Da un ulteriore controllo è però emerso che il titolare del permesso, una donna di 80 anni, non era residente in zona e che l’auto in sosta non risultava abbinata al permesso. Osservando meglio il tagliando gli agenti si sono convinti che fosse falso e quindi hanno fatto portare l’auto in depositeria in attesa che qualcuno andasse a ritirarlo.
Alla fine è emerso che si trattava di una copia a colori fatta da uno dei figli della donna e poi dato al fratello mentre l’originale era esposto nell’auto della donna. Ma le sorprese sono continuate. Alla richiesta di vedere l’originale del permesso intestato alla 80enne, gli agenti hanno trovato un altro tagliando, intestato al marito della donna deceduto da oltre un anno. Il figlio ha dichiarato di non aver avuto il tempo di restituirlo. Anche in questo caso la copia è stata sequestrata, i due fratelli denunciati per uso di atto falso e falsità materiale. Il permesso scaduto è stato ritirato e oltre alla multa per divieto di sosta il proprietario dell’auto dovrà pagare anche le spese per la rimozione.