Firenze aderisce a ‘Luci spente nei comuni’, la manifestazione lanciata da Anci in tutti i comuni italiani. Per le amministrazioni si stima un aggravio di almeno 550 milioni di euro
Firenze aderisce alla protesta contro il caro bollette. Alle 20 di domani le luci di Palazzo Vecchio, Palazzo Medici Riccardi, e Ponte Vecchio, uno dei simboli più iconici della città, si spegneranno per 30 minuti in segno di protesta simbolica per far sentire la voce della città contro il caro bollette. Il Comune di Firenze, in collaborazione con Firenze Smart, aderisce così all’iniziativa ‘Luci spente nei comuni’ lanciata da Anci in programma domani 10 febbraio in tutte le città italiane. L’Anci stima per le amministrazioni comunali un aggravio di almeno 550 milioni di euro, su una spesa complessiva annua per l’energia elettrica che oscilla tra 1,6 e 1,8 miliardi di euro. Per la Toscana si tratta di oltre 30 milioni di euro.
“L’aumento dei costi dell’energia non solo mette in ginocchio cittadini e imprese già provati dalla pandemia – dice il sindaco Dario Nardella – ma getta un’ombra pesante anche sui bilanci di tanti comuni. Per quanto riguarda Firenze abbiamo stimato un aumento di spese nei bilanci del Comune e della Città Metropolitana intorno ai 7,5 milioni di euro, a cui dobbiamo sommare un aumento di costi energetici per i gestori degli impianti sportivi pubblici superiore al milione di euro tra territorio comunale e metropolitano. A Firenze stiamo riuscendo ad assorbire i primi aumenti con grande fatica, ma se penso ai piccoli comuni della provincia la situazione può essere ancora più grave. Le misure di ristoro del Governo sono quanto mai necessarie”.