Nei 48 pannelli dell’esposizione si mischiano tante storie diverse: il calciatore Carlo Castellani, deportato nei campi di concentramento per motivi politici e il marciatore Shaul Ladany, scampato ai lager e all’attentato terroristico palestinese alle Olimpiadi Monaco. Ma anche William Grover-Williams pilota e agente segreto britannico
Il loro era un sogno semplice, quello di moltissimi ragazzi della loro età: diventare campioni. Ma quella ingenua fantasia fu brutalmente spezzata dalla furia omicida del regime fascista e nazista che li deportò nei campi di concentramento. La bellissima mostra fotografia itinerante “Campioni nella memoria”, inaugurata nel Giorno della Memoria nella Sala Expo Ciampi del Consiglio Regionale della Toscana, fa da tappa da domani, 3 febbraio, al Museo del Calcio nella sala Valitutti.
L’esposizione è organizzata dalla sezione fiorentina “Oreste Gelli” dell’Unione Veterani Sportivi che festeggia i 60 anni dalla costituzione e raccoglie 48 pannelli, ognuno dei quali contiene altrettante storie e immagini di atleti deportati. Gli sportivi ricordati appartengono a diverse nazionalità e a differenti discipline: c’è il calciatore Carlo Castellani a cui è intitolato lo stadio di Empoli, deportato per motivi politici, e il marciatore Shaul Ladany sopravvissuto ai lager e al raid terroristico palestinese di Settembre Nero alle Olimpiadi di Monaco nel 1972; e ancora il pilota e agente segreto britannico William Grover-Williams. Un progetto che non solo sottolinea ancora una volta lo sport come ambasciatore e portatore di valori, ma contribuisce in maniera determinante a ridare un volto a questi giovani atleti raccontando le loro storie.
“Campioni nella memoria” è stata curata da Barbara Trevisan, indimenticata pallavolista campione d’Italia con le ragazze del fenomeno Valdagna nei primi anni Settanta del Novecento, insieme a Paolo Allegretti, responsabile attività culturali e di ricerca dell’Unvs e membro della Società Italiana di storia dello sport, Ugo Ercoli, presidente della sezione fiorentina dell’Unvs, e Gherardo Bonini, del comitato scientifico dell’Unione nazionale veterani dello sport. Le storie dei campioni nella Memoria sono consultabili sul sito omonimo. La mostra resterà aperta fino al 17 febbraio prossimo. Domani i primi visitatori saranno i giovani atleti della società Affrico che compie il suo primo secolo di vita.