In controtendenza Tommaso Mazzanti cerca nuovi collaboratori e dopo lo sbarco in America i suoi prossimi sogni sono Parigi e Dubai, oltre naturalmente Firenze dove due nuovi punti sorgeranno in San Marco e in Santa Maria Novella
Il Vinaino di via de’ Neri si allarga e in controtendenza rispetto alla tendenza generale è pronto ad assumere 50 nuovi dipendenti che andranno ad allargare la famiglia più famosa e gustosa non solo di Firenze ma di tutta Italia. Le assunzioni sono in programma tra il 25 gennaio e l’8 febbraio prossimi e riguarderanno i negozi italiani: per adesso uno a Milano, due a Roma e cinque a Firenze, quattro nella storica strada di Santa Croce e uno al Centro commerciale I Gigli a Campi Bisenzio. A primavera poi, conferma il titolare Tommaso Mazzanti, se tutto andrà bene le mitiche schiacciate avranno un punto vendita in Piazza San Marco e un altro potrebbe sorgere in piazza Santa Maria Novella. Ma qui si sta cercando ancora il posto più adatto. Nei progetti futuri c’è ben più di un’idea per aprire in un’altra città italiana ma qui è inutile tentare di estorcere qualsiasi tipo di informazione perché il top secret è rigoroso e assoluto.
La prima data utile per le selezioni e i colloqui è negli uffici centrali dell’azienda, a due passi da Ponte Vecchio, il 25 gennaio. Per sapere orari e dettagli su come partecipare occorre tenere d’occhio i vari profili social dell’Antico Vinaio. Poi, il primo febbraio, le selezioni si sposteranno a Roma e infine l’8 a Milano. I 50 nuovi assunti saranno dislocati tra queste tre città, oltre che nel punto vendita presso I Gigli a Campi Bisenzio.
La famiglia “Vinaina” dunque, ammonterà a quasi 200 lavoratori. Attualmente le schiacciate più “bone d’immondo” sono già a New York ed entro la fine dell’anno potrebbero arrivare anche a Los Angeles. L’evento di presentazione, curato in collaborazione con l’amico Joe Bastianich, è andato “sold out”. Ma Mazzanti ha anche un ulteriore sogno segreto, o forse meglio due: sbarcare a Parigi e negli Emirati Arabi a Dubai. E vaglielo a dire agli arabi che il suo business si fonda per la maggior parte sul maiale…