Sarà valido dal 1 aprile al 31 ottobre 2022. Regole più alle concessioni nel centro storico. I tavolini andranno sistemati nello spazio adiacente al locale e non di fronte ad esso, magari sul marciapiede opposto. Le strade dovranno essere sgombre per favorire il passaggio dei mezzi di soccorso
Limiti più stringenti alle concessioni in centro storico, strutture leggere di delimitazione dello spazio per le occupazioni in strada, l’inasprimento delle sanzioni contro l’abusivismo. Sono alcuni fra gli aspetti principali del nuovo regolamento straordinario per il ristoro all’aperto approvato dalla Giunta con una delibera dell’assessore al commercio ed alle attività produttive Federico Gianassi che dovrà essere ora ratificata dal Consiglio comunale. Il piano sarà valido dal 1 aprile al 31 ottobre 2022. Le concessioni straordinarie fin qui presenti sarebbero decadute a fine anno ma a causa della pandemia erano state prorogate fino al 9 gennaio per consentire la rimozione di sedie e tavolini e la sistemazione degli spazi esterni. Restano ovviamente in vigore le concessioni rilasciate in base al regime ordinario. Adesso il nuovo piano straordinario prende in considerazione due modelli diversi: uno riferimento all’area Unesco e uno valido invece per il resto della città, dove in molte situazione i tavolini hanno ravvivato luoghi e spazi all’aperto. Tutte le nuove occupazioni saranno soggette al pagamento del Canone patrimoniale di concessione suolo pubblico (se non saranno previste esenzioni a livello nazionale). Previsto anche l’incremento delle sanzioni per chi non rispetterà il nuovo regolamento fino alla revoca della concessione e alla sospensione dell’attività.
“Abbiamo lavorato molto per valorizzare i pregi emersi con il vecchio piano riducendo la criticità di una eccessiva concentrazione verificatasi in alcune zone – ha aggiunto l’assessore Federico Gianassi -. Il nuovo piano straordinario sedie e tavolini è stato preparato dopo uno studio attento delle concessioni straordinarie ed è stato definito dopo gli incontri con i Presidenti dei quartieri, con le associazioni di categoria e con i comitati dei residenti: vogliamo consentire l’uso del suolo pubblico in modo equilibrato per sostenere economia e lavoro ma con rispetto e tutela della residenza”.
Ma ecco i dettagli del piano: la domanda potrà essere presentata soltanto dagli esercizi di somministrazione assistita (anche chioschi all’interno di aree verdi e giardini). Un solo stallo è concesso nell’area Unesco, fuori al massimo due. I tavolini potranno essere sistemati nello spazio antistante l’esercizio commerciale, ma non sul lato opposto all’ingresso del locale, e questa è la prima novità significativa rispetto a quanto accadeva in precedenza. La seconda è che dovrà essere garantito il passaggio dei veicoli e dei mezzi di soccorso, e si dovrà lasciare libera una carreggiata di almeno 3,5 metri. Inoltre l’occupazione dei marciapiedi è consentita nel caso di larghezza dello stesso superiore ai due metri e mezzo con tavolini aderenti al fabbricato e con almeno un metro e mezzo di spazio al passaggio. Non possono essere posti davanti ad un condominio (a meno che non ci sia il nulla osta dei condomini) o davanti ad altro esercizio commerciale (a meno che non vi sia nulla osta del titolare dell’esercizio). Chi è già titolare di una concessione dehors potrà estendere la concessione esistente ma non oltre i limiti previsti dal regolamento speciale.
In via Calzaiuoli, via Roma, via Calimala, via Por Santa Maria e via Vacchereccia le occupazioni non verranno autorizzate, mentre potranno avere semaforo verde le autorizzazione richieste nelle aree pedonali da più esercenti che presentino un progetto unitario. Strade o zone infine in cui l’eccessiva presenza di attività di somministrazione potranno essere interdette alle concessioni che occupino stalli di sosta. “Abbiamo puntato a una sintesi tra le esigenze di residenti ed esercenti – ha spiegato il sindaco Dario Nardella – tenuto conto che siamo ancora in fase di emergenza. Nel nuovo piano facciamo tesoro degli aspetti positivi e negativi di questa esperienza, ben sapendo che si tratta di una situazione straordinaria legata al covid”.