Fino a questo momento era possibile farlo solo per il giorno successivo. L’appello del presidente dell’Ordine dei Medici Pietro Dattolo: “Meno burocrazia e si stabilisca l’obbligo vaccinale”
Si amplia da 1 a 3 giorni la visibilità delle agende a disposizione del cittadino sul servizio regionale di prenotazione https://prenotatampone.sanita.toscana.it. Adesso chi entra sul portale per richiedere un tampone avrà a disposizione più test e potrà verificare la disponibilità del drive-through o del walk-through prescelto in un arco temporale più largo. Sino a oggi i cittadini avevano la possibilità di prenotare il tampone solo per il giorno successivo. La crescita dei contagi ha però prodotto un incremento esponenziale delle richieste. Di qui la necessità di ampliare le opzioni.
Questa novità entrerà in vigore da subito e si aggiunge alla recente introduzione sul portale della waiting room, con la quale i cittadini vengono messi ordinatamente in coda e possono conoscere in tempo reale i tempi di attesa per l’accesso al servizio.
Intanto il presidente dell’Ordine dei Medici Pietro Dattolo lancia un nuovo e ulteriore appello alla luce anche del fortissimo picco di contagi registrato oggi in Toscana con 15.830 nuovi casi. “Basta a 21 sistemi sanitari regionali diversi: serve una regia unica nazionale –attacca -. Gli ospedali sono in affanno e si chiudono reparti per far posto al Covid. Si rischia di non curare le altre patologie”. Ma non c’è soltanto questa preoccupazione. Oltre alla difficoltà di un sistema che rischia la crisi, ci si mette anche una burocrazia asfissiante. Tanto che l’organismo di categoria dei medici si trova adesso a valutare la situazione vaccinale di quasi 1.000 iscritti, la stragrande maggioranza dei quali in regola con la legge ma segnalati da un sistema informatico troppo rigido e spesso non aggiornato. “Bene ha fatto – conclude Dattolo – la Regione Toscana a stabilire con ordinanza che i tamponi antigenici hanno la stessa valenza dei molecolari per stabilire l’inizio e la fine delle quarantene, altrimenti il sistema già in crisi sarebbe del tutto saltato. Ma i medici chiedono una svolta. Servono provvedimenti mirati e netti: meno burocrazia e si stabilisca l’obbligo vaccinale”.