L’opera realizzata all’angolo con viale dei Bambini da Arke and Droste. Fabiani (Pci) fu il sindaco del dopoguerra venne eletto il 28 novembre 1946. La Pira (Dc) divenne primo cittadino cinque anni dopo sconfiggendo proprio Fabiani
Terminato il murale che i ricorda due storici sindaci Mario Fabiani e Giorgio La Pira. L’opera è stata realizzata all’angolo con viale dei Bambini da Arke and Droste. In piazza dell’Isolotto erano presenti, tra gli altri, alcuni familiari di Fabiani e La Pira, il sindaco Dario Nardella, l’assessore alle politiche giovanili Cosimo Guccione, il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni e il presidente del consiglio comunale Luca Milani.
Mario Fabiani fu il primo sindaco del dopoguerra. Il 28 novembre 1946 venne proclamato sindaco, il primo votato da un consiglio comunale, eletto a suffragio universale e con sistema proporzionale, dopo il secondo conflitto mondiale, il crollo della dittatura fascista, la nascita della Repubblica e guidò, fino al 1951, una giunta formata dai partiti comunista, socialista e repubblicano. C’erano ancora le macerie della guerra, a Firenze, il 5 luglio 1951, quando Giorgio La Pira diventò primo cittadino per la Dc, sconfiggendo proprio Mario Fabiani. Nel 1954 La Pira consegnò i primi mille appartamenti del piano Ina-casa all’Isolotto, facendo nascere un nuovo e gradito pezzo di città. Con edifici di pochi piani, tirati su con materiali tradizionali, non casermoni, tanto verde, strade piccole.
“È la prima volta che realizziamo un murale dedicato a due sindaci – ha sottolineato il sindaco Nardella -, appartenevano a culture politiche diverse che però sono sempre state, nella storia e nella politica di Firenze, due facce della stessa medaglia. Due culture che hanno fatto di Firenze una città moderna, progressista, attenta ai diritti umani ma anche all’inclusione sociale. L’Isolotto ne è la dimostrazione. Ringrazio il Quartiere e tutti coloro che ci hanno permesso di portare a compimento questa opera e, soprattutto, don Luca e la diocesi: questo murale è stato realizzato sulla facciata dell’immobile collegato alla chiesa dell’Isolotto”.
“Giovani artisti cresciuti nel quartiere – ha sottolineato l’assessore Guccione – ci hanno regalato, una bella rappresentazione sulle nostre radici. Li ringrazio per questa bella opera insieme agli operatori di strada Q.4 Cepiss per aver organizzato tutto questo”.