Lunedì in consiglio la testimonianza di Sia Huni Kuin Kawinaka, leader della tribù Huni Kuin che significa “popolo sincero”
Firenze raccoglie il grido di allarme proveniente dall’Amazzonia. E lunedì 16 ottobre, durante la consueta riunione del consiglio comunale, Sia Huni Kuin Kawinaka leader della tribù Huni Kuin, una delle maggiori della regione sudamericana, testimonierà quello che sta accadendo in queste settimane e racconterà la sua battaglia in difesa di questo grande polmone verde.
“Sono qui – ha detto durante l’incontro con i giornalisti svoltosi a Palazzo Vecchio – per farmi portavoce con voi di quanto sta avvenendo e di quello che la nostra popolazione sta vivendo”. Sia Huni Kuin Kawinaka era accompagnato dal presidente “parlamentino” fiorentino Luca Milani e dal consigliere Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune.
“Non posso che essere onorato – ha detto Milani – che sia qui con noi a portarci la testimonianza diretta di quanto sta vivendo in prima persona. La sua presenza inoltre è ancor più significativa alla luce del sinodo convocato da papa Francesco proprio in Amazzonia. Il Consiglio comunale aprirà i suoi lavori con il suo intervento, a cui seguirà un dibattito che auspichiamo ricco di spunti. Il tema dello sfruttamento di quella regione è sempre più urgente, ha ripercussioni per tutti noi e ci ricorda quanto la difesa dell’ambiente rappresenti una priorità a ogni livello. Sono tante le azioni di Palazzo Vecchio già in atto su questo fronte e nelle prossime settimane dedicheremo un consiglio ad hoc a questo tipo di interventi”.
Aggiunge Bundu: “È importante che Sia abbia accettato il nostro invito a Firenze e si faccia qui portavoce di un problema che tutti devono avere a cuore. Huni Kuin significa ‘popolo sincero’: una caratteristica evidente di questa popolazione, da sempre attenta nel suo quotidiano a rispettare l’ambiente che la circonda. Sia Huni Kuin è in prima linea da tempo contro lo sfruttamento di queste terre e la deforestazione: ma ora inevitabilmente il suo impegno si è fatto ancora più forte con il precipitare della situazione, come i roghi di quest’estate hanno reso evidente”.