Una interessante mostra alla Galleria degli Uffizi affronta il tema della vita quotidiana per i più piccoli ai tempi dell’Impero Romano: la nascita, la scuola, i divertimenti, i giocattoli fino al passaggio all’età adulta
Oltre 30 opere, tra cui sculture di divinità rappresentate da piccole, giochi e giocattoli di millenni fa, per affrontare il tema delle vita quotidiana dei bambini ai tempi dell’Impero romano. É quanto propone la Galleria degli Uffizi con la mostra archeologica ‘A misura di bambino. Crescere nell’antica Roma’ in programma dal 23 novembre al 24 aprile 2022.
Il percorso espositivo, spiega il museo in una nota, descrive i diversi momenti della vita quotidiana dei fanciulli dell’Impero romano rappresentati in statue, sarcofagi, rilievi e oggetti quotidiani come i giocattoli: la nascita, i riti di passaggio verso l’età adulta, la scuola, i divertimenti, il rapporto con gli animali, le paure. Tra le opere in mostra spiccano una statua di Mercurio con il piccolo Bacco, restaurata e restituita al pubblico dai depositi delle Gallerie degli Uffizi dopo decenni, una rara bambola in avorio del III secolo d.C. finora mai esposta, una statuetta giocattolo di gladiatore dotata di accessori componibili e statuette funebri di epoca ellenistica e romana, mai presentate al pubblico.
L’esposizione, pur pensata per un pubblico adulto, offre anche chiavi di lettura e percorsi concepiti per i bambini. A corredo dell’allestimento ci sono una serie di apparati didattici, tavole a fumetti e alcune opere esposte più in basso, così da permettere ai bimbi di guardare negli occhi i loro coetanei di 2000 anni fa (Tebaide di Beato Angelico per esempio, posizionata a 65 cm di altezza). Un filmato, a cura di Gianmarco D’Agostino per Advaitafilm Film, conclude il percorso e conduce i visitatori, attraverso suoni e immagini, in un giardino dell’antica Roma dove alcuni bambini vivono momenti della loro giornata. “La mostra si è inaugurata a ridosso della giornata internazionale del bambino, il 20 novembre, che non deve rimanere una vuota celebrazione – commenta il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt -. Per gli Uffizi è l’occasione di rivolgersi a una fascia di età poco considerata in campo artistico, sia come soggetto che come pubblico. L’arte non è solo una cosa per i grandi, e questa rassegna lo dimostra, mettendo in atto un coinvolgimento tra pari che attraversa secoli di storia. I bambini dell’antichità romana parlano ai bambini di oggi, con lo stesso linguaggio”.