Il lavoro di restauro della chiesa, che si trova sulla ripida di Costa S. Giorgio, è durato tre anni ed è stato reso possibile grazie al determinante contributo di Fondazione CR Firenze. Domenica 21 alle 11.30 messa presieduta dal Cardinal Giuseppe Betori
È terminato il lavoro di restauro, durato tre anni, dell’apparato decorativo della splendida Chiesa di San Giorgio e Spirito Santo alla Costa, raro esempio di arte barocca a Firenze, di ispirazione berniniana, che si trova in Oltrarno, lungo la ripida Costa San Giorgio. L’intervento è stato reso possibile grazie al determinante contributo di Fondazione CR Firenze, che ha messo a disposizione 274 mila euro di risorse. Domenica 21 novembre, alle ore 11.30, nella parrocchia oggi guidata da Don Gregorio, si celebrerà una Messa presieduta dall’Arcivescovo Cardinale Giuseppe Betori. Sarà presente il Direttore Generale di Fondazione CR Firenze Gabriele Gori.
La chiesa, di origine anteriore all’anno mille era una delle principali priorie della Firenze medievale e qui il giovane Giotto eseguì la tavola d’altare con la Madonna col Bambino in trono e due Angeli, oggi al Museo dell’Opera del Duomo. In seguito fu aggiunto un convento, il quale fu ampliato e completamente rinnovato nel corso del XV secolo. Appartenuto ai Canonici di Sant’Andrea a Mosciano, ai Domenicani ed ai Silvestrini, nel 1520 per volere di Lucrezia de’ Medici, figlia di Lorenzo il Magnifico, venne edificato un nuovo convento dedicato allo Spirito Santo e concesso alle monache vallombrosane. Nel 1705-1708 la chiesa venne rinnovata dall’architetto Giovan Battista Foggini e l’interno fu decorato da opere in stile rococò di Alessandro Gherardini. Gli stucchi sono di Giovan Battista Ciceri, le grate di Jacopo Pini, il tutto su disegno del Foggini.
“Siamo davvero molto lieti – dichiara il Presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori – di aver contribuito a restituire alla comunità la bellezza di questo gioiello grazie ad un intervento di restauro importante che ha riportato ad antico splendore opere di grande valore artistico. Il nostro territorio possiede un patrimonio inestimabile che ha bisogno di essere tutelato e salvaguardato”.
La chiesa è stata sede della Chiesa ortodossa Rumena, che celebrava le funzioni in un locale annesso. A causa di danni strutturali al tetto la chiesa vera e propria è stata chiusa circa 35 anni, prima di essere riaperta nel 2018, grazie ai lavori sostenuti dalla Fondazione Gianmaria Buccellati. La Conferenza episcopale italiana ha poi sostenuto il consolidamento statico del campanile terminato nel primo semestre di quest’anno. La cromia di tutto l’apparato decorativo in stucco e marmo prima dei restauri finanziati dalla Fondazione CR Firenze si trovava comunque pesantemente celata da strati di pulviscolo atmosferico oltre che da pesanti ridipinture avvenute nel corso di precedenti restauri. Il progetto di restauro, che ha coinvolto dieci restauratori e dieci addetti alla manodopera, ha dunque riguardato il consolidamento, la pulitura e il restauro di tutto l’apparato decorativo in stucco e marmo, comprendente anche il bellissimo soffitto ligneo decorato (sec XVII).
“Siamo grati alla Fondazione CR Firenze che, con il contribuito dato a questo importante restauro, manifesta ancora una volta la particolare sensibilità rivolta alla tutela del patrimonio artistico della città e della nostra diocesi – aggiunge il Cardinal Betori -. Dal 2016 la chiesa di San Giorgio e Spirito Santo alla Costa è stata oggetto di impegnativi lavori di restauro e consolidamento che hanno riguardato praticamente tutta la struttura dagli esterni all’interno, dal tetto al campanile, dall’apparato decorativo, fino alla grande pala ovale dell’altare maggiore e alla nuova illuminazione. Il complesso intervento, eseguito a tappe, è stato reso possibile grazie al generoso contributo, oltre che della Fondazione CR Firenze, della Fondazione Gianmaria Buccellati e dei fondi 8xmille che i cittadini affidano alla Chiesa cattolica. Nella chiesa di San Giorgio, autentico gioiello barocco, possiamo tornare oggi ad alzare lo sguardo per ammirare le ricche decorazioni in stucco e marmo e il bellissimo soffitto ligneo che sono stati oggetto dell’ultima accurata ripulitura. Ci rallegriamo per aver riportato al suo splendore questo tempio fatto di pietre e di segni dell’arte degli uomini, lo sentiamo come un appello a far risplendere la nostra Chiesa come comunità di testimoni del Vangelo nella società”.