Martedì 15 incontro Poste-Comune a Palazzo Vecchio. L’azienda: “Migliorare l’articolazione territoriale per cittadini, imprese e pubblica amministrazione”
Potrebbe aprirsi uno spiraglio nella vicenda della chiusura a fine dicembre dell’ufficio postale di via Cento Stelle. Martedì 15 ottobre Comune e Poste Italiane si incontreranno a Palazzo Vecchio per fare il punto della situazione.
Ma se da un lato il destino dell’altra struttura “condannata” in via Lavagnini sembra in qualche modo segnato, quello di via Cento Stelle alla luce anche della protesta degli abitanti di Campo di Marte, rilanciata dal gruppo Facebook “Noi di Campo di Marte” e sostenuta da due petizioni del consigliere regionale Paolo Marcheschi (FdI) e del presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi (Pd), potrebbe imboccare una strada completamente diversa con un possibile passo indietro e di conseguenza il mantenimento dell’ufficio aperto.
Dal canto suo Poste Italiane ribadisce che “il progetto di rimodulazione nelle aree urbane ha il solo scopo di implementare il servizio e migliorare l’articolazione territoriale per cittadini, imprese e pubblica amministrazione”. Ma sottolinea anche che “nessun ufficio postale verrà chiuso senza una completa e preventiva condivisione con le competenti autorità comunali”.
Fra i criteri adottati da Poste Italiane per la rimodulazione ci sono gli uffici con un numero esiguo di operazioni effettuate al giorno e quelli distanti poche centinaia di metri da una postazione analoga. Come potrebbe essere il caso di via Cento Stelle anche se raggiungere via Carnesecchi oppure via del Mezzetta o ancora via Scipione Ammirato, nel caso di chiusura i tre più vicini, per gli anziani e non solo per loro sarebbe molto disagevole. In provincia di Firenze Poste Italiane prevede da metà novembre la riduzione degli orari al pubblico di cinque sportelli che resteranno aperti solo la mattina: Osmannoro, Fiesole, Tavarnuzze, Tavarnelle e Reggello.