Il nuovo gestore unico inizierà il servizio il 1° novembre con 2.545 mezzi, ma per assicurare gli standard della Regione ce ne vogliono oltre 2.600. Bus vecchi e con scarsa manutenzione, carenza di personale e informazioni trasmesse in ritardo per l’annunciata rivoluzione del sistema di trasporto toscano
Mancano 62 bus per rispettare gli standard di servizio e così Autolinee Toscane sarà costretta a noleggiarli con un costo stimato di 700mila euro. Avvio zoppo per il servizio a gestore unico del trasporto pubblico toscano che inizierà ufficialmente il 1° novembre prossimo. Dei 62 bus previsti che andranno a rinfoltire la flotta di 2.545 mezzi, 20 saranno destinati a Toscana centro, 13 a Toscana Sud e 29 a Toscana Nord. Dalle verifiche per il passaggio dei mezzi dalle 22 aziende al gestore unico è emerso che non tutti i mezzi acquisiti sono idonei a causa di una insufficiente manutenzione. Per garantire gli standard richiesti dalla gara regionale ce ne vogliono oltre 2.600, dunque non è rimasto altro da fare che prenderli a nolo con un ulteriore esborso di denaro.
“Siamo costretti a fare così – ammette il presidente Gianni Bechelli – da novembre fino a giugno. Capiremo di più e meglio quando entreremo realmente in possesso dei mezzi, ma, nonostante la situazione ereditata faremo di tutto per garantire il servizio”. Per ovviare alla carenza Autolinee Toscane acquisterà 28 nuovi bus che entreranno in servizio già entro novembre. Dal primo dicembre così saranno in servizio 90 mezzi in più. “Per esperienza sappiamo che ogni subentro comporta delle difficoltà. Ma in questo caso – conclude – la partenza sarà tutta in salita. Dobbiamo fare i conti oltre che con la carenza e la vetustà dei mezzi (l’attuale età media è di 12 anni), anche con carenze di personale, di informazioni insufficienti e trasmesse in ritardo, di difficoltà dovute alle compatibilità tra le diverse tecnologie usate dagli attuali gestori (22 aziende). Fin dal primo giorno faremo di tutto per prevenire i disagi. Anticiperemo al primo anno l’acquisto di 200 nuovi bus (obiettivo che il contratto fissava al secondo anno): di cui 28 arriveranno entro novembre e altri 40 entro dicembre. Bus destinati a sostituire quelli in peggiori condizioni, a partire dalle aree più in difficoltà”.