E’ una donna che stava rientrando a casa dopo il lavoro e non si sarebbe accorta della presenza dell’uomo in mezzo alla strada. Adesso è indagata per omicidio stradale e omissione di soccorso
E’ stato individuato il conducente della macchina che lunedì notte in via Chiella a Campi Bisenzio ha investito e ucciso Massimiliano Benigno, da tutta la comunità campigiana conosciuto come “Benigno”. Si tratta di una donna di 30 anni che al momento del sinistro mortale stava rientrando a casa dal lavoro. Grazie alle telecamere di sorveglianza installate nella zona industriale alle porte di Firenze i carabinieri del nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Signa sono riusciti a stabilire chi era la persona al volante della vettura.
I riscontri successivi sull’autovettura hanno permesso di verificare la compatibilità della stessa con i reperti rinvenuti sul luogo del tragico evento. La proprietaria del mezzo è stata condotta dai militari subito davanti al P.M. della Procura della Repubblica di Firenze titolare delle indagini Beatrice Giunti per essere interrogata dove avrebbe reso una ampia confessione sostenendo di non essersi accorta della presenza dell’uomo sulla strada e, dopo l’impatto, in preda al panico di essere andata via senza avvisare nessuno. “Mi sono tolta un gran peso” avrebbe detto al magistrato al termine dell’interrogatorio. La donna è indagata a piede libero per omicidio stradale e omissione di soccorso.
A scoprire il corpo di Massimiliano Benigno, 47 anni, era stato un passante che intorno alle 4.30 del mattino si trovava in via Chiella. Non c’era illuminazione sulla strada e all’improvviso ha notato una sagoma riversa sull’asfalto. Immediata la richiesta di soccorsi ma quando gli operatori del 118 sono giunti sul posto, assieme ai Carabinieri, per “Benigno” non c’era più niente da fare.
Proprio ieri si erano moltiplicati gli appelli per trovare il o la responsabile dell’investimento mortale. “Faccio un appello a tutti e tutte, lo faccio con il cuore in mano sapendo che in tanti a Campi Bisenzio vorrebbero giustizia per Massi, per il nostro Benigno”, aveva scritto l’assessore alla Sicurezza di Campi, Riccardo Nucciotti su Facebook. “Ai carrozzieri, a tutti voi, pensateci bene quando vi porteranno quell’auto sporca del sangue di Massi, pensateci bene prima di ripararla”, aveva aggiunto, concludendo che “gli incidenti possono capitare, purtroppo, ma non si abbandona nessuno per la strada”. Questa mattina la svolta finale. “Benigno” viveva con la madre ed era disoccupato, ma era buono e gentile, sempre pronto a regalare un sorriso a tutti.