Il Pac mira a ridurre del 60% le emissioni di CO2 entro il 2030. Incremento dei punti ricarica per le auto elettriche, messa al bando degli impianti a gasolio per riscaldamento, aumento del verde urbano, mobilità dolce (anche con monopattini elettrici), completamento del sistema tramvie gli altri punti fondanti del provvedimento
Stop al fumo nei parchi pubblici e alle fermate di bus e tramvia. E’ forse questo l’aspetto più importante del nuovo Piano di azione comunale 2021-2024 (Pac) per la qualità dell’aria che ha avuto il via libera dal consiglio comunale seppure in mezzo a roventi polemiche da parte del centrodestra che ha accusato il sindaco Dario Nardella, presente in aula, di voler scimmiottare il collega milanese Giuseppe Sala il quale su questo aspetto già da tempo a Milano ha preso una dura e decisa posizione. Il contenuto del nuovo Piano è stato condiviso con i comuni dell’agglomerato (oltre a Firenze, Bagno a Ripoli, Campi Bisenzio, Scandicci, Sesto Fiorentino, Calenzano, Lastra a Signa, Signa) per arrivare a dotarsi di provvedimenti sulla qualità dell’aria uniformi.
Sigarette a parte, il Pac prevede l’incremento dell’offerta dei punti di ricarica elettrica per le auto nelle aree di servizio di vendita carburanti con l’obbligo di installare almeno una colonnina, interventi strutturali per la climatizzazione degli edifici, abbattimento degli inquinanti con l’aumento del verde urbano e contributi per i veicoli di nuova generazione. Arrivano poi nuove regole per la messa al bando degli impianti a gasolio e biomassa per il riscaldamento negli edifici di nuova costruzione da introdurre nel regolamento edilizio. Firenze è il primo comune ad approvare il piano in attesa delle nuove linee guida regionali in materia. “Si tratta – ha detto Nardella – di un tassello di un mosaico molto più ampio che riguarda la strategia della nostra amministrazione sul fronte della lotta al cambiamento climatico e della mobilità green. Il Pac mira a rendere la nostra città sempre più verde e sostenibile dal punto di vista ambientale e a ridurre al minimo l’inquinamento attraverso una serie di azioni integrate e concrete”.
Ambiziosi gli obiettivi del piano che mira a ridurre del 60% le emissioni di CO2 entro il 2030 per raggiungere carbon zero entro il 2040, con 10 anni di anticipo agli obiettivi europei; completare il sistema delle tramvie per ridurre il traffico cittadino di 65.000 auto, ridurre di 32.700 tonnellate l’anno le emissioni di CO2 e 10.500 tonnellate di polveri sottili, Pm10. “Approviamo questo Piano – ha aggiunto l’assessore all’ambiente Cecilia Del Re – dopo averlo condiviso con gli altri Comuni dell’agglomerato in modo da arrivare a una disciplina il più uniforme possibile, su un tema che non conosce confini amministrativi, e lo facciamo con una visione di città che vuole essere sempre più sostenibile, puntando su mobilità elettrica, efficientamento energetico e buone pratiche per sensibilizzare la comunità verso diversi stili di vita. Con l’emendamento firmato inseriamo anche il piano delle zone 30, così come chiesto dai cittadini in Firenze prossima, e il piano spostamenti casa lavoro per i dipendenti”.
Mobilità elettrica e sistema tramviario sono due degli aspetti fondanti. Nella cosiddetta area dello Scudo Verde il Comune pensa di subordinare l’accesso al pagamento di un pedaggio in base alla classe euro, all’alimentazione dei veicoli, all’ingombro o se al servizio di non residenti nel Comune di Firenze. Verrà poi dato nuovo impulso a tutte le attività di promozione dell’elettrico, in primo luogo allo sviluppo della rete di ricarica con particolare attenzione al fast recharge, che meglio si concilia con veicoli di nuova generazione e con i tempi della città moderna, nonché all’ampliamento delle flotte elettriche pubbliche, sia dei taxi che degli autobus urbani che dovrà gradualmente dare spazio ai bus ibridi ed elettrici. Previsto anche il consolidamento inoltre dei sistemi di sharing quale forma di mobilità collettiva complementare anche con l’utilizzo di monopattini elettrici.
“Questo piano rappresenta un importante punto di arrivo e al tempo stesso di partenza – ha sottolineato l’assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti -. Di arrivo perché prende il via da quello che in questi anni è stato fatto sul fronte della città green a partire dalla realizzazione della tramvia e lo sviluppo della rete ciclabile, di partenza perché da qui rappresenta la base da cui partire per continuare in questo impegno che ha tra gli obiettivi la riduzione del traffico privato a favore del trasporto pubblico e della mobilità dolce”. Quanto alla tramvia, alle attuali T1 Leonardo (da Scandicci all’ospedale di Careggi) e T2 Vespucci (Stazione-Aeroporto) si aggiungeranno la 3.2 verso la zona nord-est (Rovezzano) e sud-est (Bagno a Ripoli) della città. In futuro arriveranno poi la linea 2.2 che attraverserà la piana di Castello fino a raggiungere il Polo universitario di Sesto Fiorentino per completare il collegamento dei quattro poli universitari (Careggi, Sesto Fiorentino, Novoli, Centro), la Linea 4.1 Leopolda – Piagge con estensione fino al centro di Campi Bisenzio e la Linea 5 Isolotto-Careggi”.
Opposizioni all’attacco con Alessandro Draghi (FdI) che bolla il divieto di fumo in tutti i parchi pubblici e alle fermate di bus e tram contenuto nel Pac “come sproporzionato e inutilmente liberticida. Nei giardini o nei parchi piccoli e vicino alle aree gioco ha un senso, nei grandi parchi oltre i 2000 metri quadri no. Pensiamo a Villa il Ventaglio, Villa Vogel, Villa Favard, Argingrosso per fare degli esempi. Si sarebbero potute creare fermate bus smokefree (quelle vicino a scuole o presidi sanitari), ma in quelle isolate in periferia, se uno è da solo e magari deve attendere a lungo prima di salire su un bus, avrà pure il diritto di fumare una sigaretta. “Colpisce poi che ancora una volta il sindaco Nardella faccia ‘copia e incolla’ dal suo omologo milanese Sala. Sembra ormai che tutto ciò che Sala fa a Milano, Nardella lo debba immediatamente applicare a Firenze”. Mentre la Lega Nord con il capogruppo Federico Bussolin parla di “gestione del verde disastrosa”.