L’installazione questo pomeriggio nell’ambito di “‘Firenze si tinge di Viola per le api”. Ieri altri due sono stati posizionati a San Miniato al Monte
Un apiario in vetro trasparente per contribuire a tutelare le api e la biodiversità, ma anche per consentire ai visitatori di scoprire il mondo delle api. E’ quello che sarà installato oggi, sabato 18 settembre, nel giardino di Villa Favard nell’ambito della due giorni di eventi ‘Firenze si tinge di viola per le api’. L’iniziativa è a cura di Arpat (Associazione regionale produttori apistici toscani) e dell’associazione La Nottola di Minerva. “Dopo i due apiari installati a San Miniato al Monte, è la volta di Villa Favard – dice l’assessore all’Ambiente Cecilia Del Re -, con un progetto realizzato grazie al bando Paesaggi comuni che va con questo intervento a valorizzare un bellissimo parco cittadino aprendo le porte al mondo delle api. Un altro contributo concreto per combattere la scomparsa di questi insetti fortemente colpiti dai cambiamenti climatici e tutelare la biodiversità. Un modo anche per coinvolgere e responsabilizzare sempre di più i cittadini su un tema di grande importanza per l’ambiente, le attività del settore e la collettività”.
All’interno del giardino di Villa Favard troverà spazio un apiario trasparente realizzato in totale sicurezza: un gazebo con pareti in vetro che consentirà ai visitatori di scoprire il mondo delle api, osservare gli apicoltori durante il lavoro e ascoltare il racconto della loro esperienza. Il programma della due giorni prevede oggi alle 18 la tavola rotonda in cui verrà presentato il progetto ‘Firenze si tinge di viola per le api’. Si proseguirà poi alle 16.30 con iniziative interdisciplinari e interculturali per avvicinare il pubblico di tutte le età al mondo delle api e della biodiversità. In programma letture animate a cura della Compagnia Catalyst con Alba Grigatti e Giorgia Calandrini, sonorizzazioni dal vivo di Renato Cantini e incursioni vocali di Letizia Fuochi. Il pomeriggio sarà inoltre arricchito da un percorso interattivo di apiterapia attraverso un ascolto immersivo della vita delle api dal titolo la ‘Musica delle api’ a cura di Giulia Cavallini e Gabriele Messeri. In programma anche mostre fotografiche e percorsi dedicati all’interno del parco.
Ieri, come ricordato da Del Re, a San Miniato al Monte sono stati installati i due primi apiari realizzati con Lady Ripple nell’ambito del progetto ‘Bee the Ripple’, in collaborazione con l’azienda agricola Fior da Fiore Apicoltura Biologica e il coinvolgimento di artigiani locali nella costruzione degli alveari. Ogni alveare avrà inizialmente una famiglia di api compresa tra 15mila e 20mila esemplari, che potranno diventare 90mila in alta stagione per arrivare a produrre fino a 40-45 chili di miele.