Il peduncolo fa parte della linea che collegherà piazza Libertà con Bagno a Ripoli e immagina il passaggio dei tram in via Cavour e in via Lamarmora. Inviato al ministero anche il progetto della 4 che unirà la Leopolda alle Piagge
Avanzano i binari della tramvia destinati a mutare per sempre l’aspetto di piazza Libertà, via Cavour e via Lamarmora. Nell’ultima seduta di giunta è stato approvato il progetto definitivo modificato della variante al centro storico Fortezza-Libertà-San Marco. Nella medesima riunione è stato anche dato l’ok all’invio al Ministero delle Infrastrutture del progetto della linea 4 che nel futuro collegherà la Leopolda con le Piagge.
“Il progetto della VACS – spiega l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti – era già stato approvato a suo tempo ma con l’avanzamento del progettazione della linea per Bagno a Ripoli è stato necessario modificare la prima versione nella parte dove sono presenti entrambe le linee. Questo ha comportato una nuova approvazione per il progetto con questa variante che di fatto anticipa un tratto della linea 3.2.1 nella zona di piazza Libertà e nel primo tratto di viale Matteotti e viale Don Minzoni. Dopo questa approvazione si possono attuare tutte le procedure per la contrattualizzazione e l’avvio dei lavori che inizieranno nei prossimi mesi“.
La variante centro storico fa parte della futura linea che collegherà piazza Libertà con Bagno a Ripoli passando da Viale Matteotti, viale Giovane Italia, scavallando l’Arno con un nuovo ponte e infine immettendosi in viale Giannotti e in viale Europa per poi concludere il suo percorso nella cittadina appena fuori i confini comunali dove fra l’altro sorgerà anche il Viola Park. La variante prevede un percorso con tracciato a doppio binario che, a partire dal bivio di viale Strozzi della Linea T1, percorre interamente viale Lavagnini, effettua il passaggio intorno a piazza della Libertà fino all’inizio di viale Matteotti, dove i due binari si separano. Il binario di andata verso il centro storico scende lungo via Cavour fino a piazza San Marco, poi risale lungo via La Pira-via La Marmora, fino a raggiungere di nuovo viale Matteotti dove ritrova la sede a doppio binario. La lunghezza complessiva della tratta è di circa 2,5 chilometri e sono previste 6 fermate (nella foto come il rendering immagina il passaggio da via Cavour). Il costo dell’opera è di 67 milioni di euro (di cui 10,4 afferenti la linea di Bagno a Ripoli per le modifiche in piazza della Libertà e in viale Don Minzoni) già finanziati dal Project Financing del sistema tranviario fiorentino. Durata dei lavori 22 mesi comprese prove e pre esercizio fino all’ottenimento del nulla osta all’esercizio da parte del Ministero. La modifica in piazza della Libertà prevede la realizzazione della fermata della linea per Bagno a Ripoli già durante i lavori della variante che sarà posizionata sul lato della piazza tra viale Don Minzoni e viale Matteotti, con i binari che proseguiranno fino al capolinea nel primo tratto di viale Don Minzoni. La fermata della VACS invece sarà sul lato fronte Parterre.
Quanto alla linea 4 sarà il ministero, come detto, a pronunciarsi affermativamente. Collegherà le stazioni ferroviarie di Leopolda e Le Piagge snodandosi su un percorso di 6,3 chilometri. Si interconnette alla linea T1 in corrispondenza della stazione Leopolda-Porta al Prato e giunge a Le Piagge correndo in parte sulla ex linea ferroviaria Firenze-Empoli e in parte su nuova sede. Sono previste 13 fermate e un deposito provvisorio (che sarà dismesso e utilizzato per attività del Quartiere una volta realizzato il deposito definitivo a Campi Bisenzio) che ospiterà gli 8 tram utilizzati per il servizio. Visto lo sviluppo del progetto della estensione della linea fino a Campi Bisenzio, si sta lavorando per non costruire il deposito temporaneo se sarà possibile prevedere la costruzione di un unico deposito definitivo in un’area più centrale in prossimità dell’ex inceneritore di San Donnino. Per la linea tranviaria (compreso il materiale rotabile) sono previsti 166 milioni di euro da fondi CIPE. Durata dei lavori 30 mesi comprese prove e preesercizio fino all’ottenimento del nulla osta all’esercizio da parte del ministero. I cantieri potrebbero partire nel 2022.