Dal 4 ottobre al 5 dicembre saranno in tutto otto le nuove produzioni del Gruppo Aperto Musica Oggi
Sarà il monologo lirico “Lacuna” in prima esecuzione assoluta ad aprire la quarantesima stagione del GAMO, venerdì 4 ottobre alle ore 21 presso la Certosa del Galluzzo. La rassegna, sotto la direzione artistica di Giancarlo Cardini e Francesco Gesualdi, si prodiga nella diffusione della musica contemporanea, attraverso la divulgazione delle produzioni più innovative e interessanti della scena italiana e internazionale (info e programma sul sito www.gamo.it. L’ingresso ai concerti è a pagamento, prenotazioni a direzioneartistica@gamo.it).
Per festeggiare questo importante traguardo raggiunto fino al 5 dicembre il Gruppo Aperto Musica Oggi proporrà una stagione concertistica con otto nuove produzioni, tra prime esecuzioni e omaggi ai grandi della musica di oggi, con appuntamenti itineranti tra la Certosa, il Lyceum Club Internazionale di Firenze, Le Murate, i Progetti Arte Contemporanea e Teatro della Pergola e il Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio.
Si comincia dunque domani sera con l’opera di Nicola Gardini ispirata al suo omonimo “saggio sul non detto”. Il noto intellettuale italiano, grecista all’università di Oxford, pittore e scrittore, sarà lo speciale ospite della serata. Con lui a introdurre l’opera il professor Carmelo Mezzasalma, direttore della comunità di San Leonino della Certosa e musicologo. Gardini è anche autore del libretto in cui si racconta la fine di una storia di amore, una forma di addio irreversibile dove le ragioni di questa rottura non sono esplicitate e il non dire diventa così una forma di rivelazione.
Protagonisti del monologo lirico per voce recitante saranno gli interpreti del Gamo Ensemble: la soprano Alda Caiello, il pianista Matteo Fossi, il fisarmonicista Francesco Gesualdi e la voce recitante di Carlo Fava. Le musiche sono di Carlo Galante. Il prossimo appuntamento è in calendario domenica 13 ottobre ancora alla Certosa del Galluzzo con“Diario di Eva”, opera scenica ispirata al libro di Mark Twain, con musiche di Mauro Cardi e messa in scena di Cristina Papi.