Personale di assistenza, addetti alla sicurezza nelle stazioni e sui convogli, una App per segnalare richieste d’intervento. E sugli autobus barriere di protezione per gli autisti
Più personale, nuove telecamere di sorveglianza e protezioni per gli autisti di autobus. La Regione investe sulla sicurezza su treni e bus con un “tesoretto” di un milione e quattrocentomila euro che serviranno ad aumentare la percezione di sicurezza di operatori e viaggiatori. Fra le novità è prevista anche una App sviluppata da Trenitalia per segnalare richieste di intervento agli agenti a bordo dei treni da parte del capotreno.
“Un servizio di qualità deve essere anche un servizio in sicurezza – spiega l’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli – per questo abbiamo scelto di confermare la convenzione che consente agli agenti delle forze di pubblica sicurezza di viaggiare gratuitamente sui treni in Toscana a patto che intervengano in caso di necessità e abbiamo inoltre potenziato i servizi di assistenza e sicurezza aziendale di Trenitalia, con l’assunzione di altre 6 ‘pettorine rosse’, cioè addetti ai servizi di assistenza alla clientela, e altre 8 ‘pettorine blu’, cioè addetti alla sicurezza, che entreranno in servizio sui treni e nelle stazioni toscane”.
Per i treni regionali l’investimento è di 400mila euro ai quali se ne aggiungono altri 700mila per aumentare il personale di assistenza alla clientela dentro le stazioni. Questo servizio, già presente a Firenze Santa Maria Novella e a Pisa Centrale, sarà attivo anche ad Arezzo, Siena e Grosseto. Inoltre vengono incrementati gli addetti alla sicurezza direttamente nei treni che, oltre a controllare i biglietti, potranno vigilare sul viaggio. Per gli autobus è invece previsto un nuovo progetto di sicurezza che inizierà in fase sperimentale alla fine dell’anno. Saranno installate telecamere sui mezzi, barriere di protezione per tutelare gli autisti e saliranno a bordo addetti alla vigilanza. Il personale di viaggio sarà inoltre formato per imparare a gestire situazioni potenzialmente aggressive ed è previsto il monitoraggio, in collaborazione con le forze dell’ordine, delle corse più critiche.
“Per la prima volta – aggiunge Ceccarelli – è stato finanziato anche un progetto per la sicurezza sui bus che prevede anche personale di sicurezza sulle linee segnalate come più critiche dagli autisti e dalle aziende di trasporto. Le vittime dei casi di violenza sono sia il personale che i passeggeri. Il compito della sicurezza appartiene alle forze dell’ordine, ma possiamo lavorare per avere un trasporto più tranquillo”.