Il sindaco della Città Metropolitana in questo momento è davanti ai cancelli dello stabilimento di Campi Bisenzio. “Ho parlato con il Ministro Orlando, c’è il massimo impegno del Governo”
“Non possiamo mollare questa vertenza, quest’anno dovremo vivere un autunno caldo, non possiamo mollare, se si lascia perdere ciò che succede a Campi Bisenzio, si determina un precedente gravissimo, non si può chiudere uno stabilimento produttivo da un giorno all’altro”. Sono parole del sindaco della Città Metropolitana Dario Nardella che si è recato a Campi Bisenzio davanti ai cancelli della Gkn, l’azienda in mano al fondo internazionale di investimento Melrose che venerdì scorso ha via mail comunicato il licenziamento ai 422 lavoratori (circa 500 contando l’indotto) che compongono lo stabilimento nelle immediate vicinanze de I Gigli. Nardella era accompagnato dal sindaco campigiano Emiliano Fossi.
In precedenza nel pomeriggio avevano incontrato le maestranze il presidente della Regione Eugenio Giani che stamattina ha annunciato per giovedì il tavolo nazionale attivato dalla viceministro Alessandra Todde presso il ministero dello sviluppo economico e le assessore regionali Monia Monni, Alessandra Nardini e Serena Spinelli. “Dobbiamo tenere l’attenzione altissima – ha aggiunto Nardella – si sta verificando l’ennesimo caso di delocalizzazione sfruttando il dumping fiscale e salariale. Una vicenda inaccettabile. Poco fa ho parlato con il ministro del lavoro Orlando e siamo pienamente allineati nel difendere i posti di lavoro. Mi ha detto che è in contatto con l’azienda e che sta lavorando insieme a tutti gli altri ministeri, ha detto che si tratta di un fatto inaccettabile e che c’è il massimo impegno da parte del Governo. E’ una situazione su cui siamo pronti a fare tutto quello che c’è da fare: anche a oltranza, a non fermarci, senza mollare perchè se passa questo modo di fare qui passa in tutta Italia. Qui non si sta giocando una partita locale, ma nazionale. La richiesta rivolta al fondo di investimento è al momento solo una: quella di sospendere la procedura di licenziamento e sedersi al tavolo nazionale per affrontare i problemi. Non si scappa via mandando una lettera”.
“Credo – ha concluso il sindaco della Città Metropolitana – anche che si debba agire sul piano industriale. E chiaro che il settore dell’automotive è un settore che presenta alcune difficoltà. Non dimentichiamo che la Gkln lavora moltissimo col gruppo internazionale a cui fa riferimento la Fiat. Credo che tutti dovranno essere chiamati in causa in questa partita e da ultimo credo che nelle prossime ore si verificherà se ci saranno stati aiuti da parte del Governo all’azienda per finanziamenti e contributi perché in questo caso sarebbe ancora più grave l’atteggiamento e ci sarebbero più carte a disposizione delle istituzioni per affrontare in modo costruttivo e a favore dei lavoratori questa crisi che presenta tanti lati oscuri e appare davvero ingiustificata e infondata