Il Coordinamento residenti di Santo Spirito chiede al sindaco Nardella e al suo vice Bettini di rivedere l’ordinanza anti movida molesta permettendo di potersi sedere sulle panchine senza per questo rischiare una multa e “sentirsi stranieri in casa propria”
Permettere ai residenti della zona compresa nel divieto di stazionamento e strade limitrofe di poter rimanere in piazza sulle panchine, esibendo a richiesta un documento d’ identità che attesti specificatamente il loro indirizzo di residenza. E’ quanto chiede in una lettera inviata al sindaco Dario Nardella e al suo vice Alessia Bettini il Coordinamento dei residenti di Santo Spirito formato da Giuseppe Bellatti, Stefania Brunini, Maria Gloria Casini, Fiorella Grilli, Carla Gifford, Ramona Schott e Maria Vannello.
La richiesta prende le mosse dall’ordinanza vergata lo scorso 25 giugno da Palazzo Vecchio (https://www.lamartinelladifirenze.it/movida-il-divieto-di-stazionamento-si-allunga-fino-alle-6-del-mattino/) per porre un freno un po’ più deciso alla malamovida e alle orde alcoliche degli spritz-lovers non solo in Santo Spirito ma anche in altre sei zone cosiddette a rischio della città. In sostanza, pur esprimendo gratitudine all’amministrazione per quanto sta mettendo in opera per evitare gli assembramenti e l’uso non consono del sagrato e delle sue scalinate, sia col cordonato e le piante a limitare l’area di rispetto e i relativi controlli sia con gli spettacoli di musica ed altro sul sagrato (vedi le iniziative che ci saranno da qui a fine agosto), il Coordinamento chiede che il provvedimento sia in parte rivisto proprio per consentire ai residenti di poter scendere in piazza e prendersi qualche ora di fresco nelle calde serate estive.
“Le uniche ore di refrigerio – sottolineano dal Coordinamento – sono proprio quelle della sera: la popolazione residente del centro storico è formata perlopiù’ da persone anziane ma anche da tante famiglie che magari non hanno mezzi economici tali da consentire vacanze, e vorrebbero soltanto prendere un po’ di fresco all’aperto la sera seduti su qualche panchina di S. Spirito senza dover essere mandati via e sentirsi “stranieri a casa propria” paventati dalla multa incombente. Per questo abbiamo scritto a Palazzo Vecchio. Gli unici spettacoli che vogliamo vedere sono quelli come la Traviata di una settimana fa e altre iniziative per far vivere bene la piazza: non certamente il degenero serale e notturno della massa di gente sul sagrato che cerca solo lo sballo a base di alcool e droga. Speriamo che la nostra richiesta venga accolta il prima possibile, perché le belle serate estive finiranno presto”.