Si tratta del lavoro preparatorio al quadro commissionato a Giuseppe Sabatelli dal ricco latifondista americano Meredith Calhoun nel 1841 e poi andato perduto. All’Accademia invece tornano i “giovedì in notturna” con apertura fino alle 22
In occasione della ricorrenza del Giorno dell’Indipendenza americana, le Gallerie degli Uffizi acquistano il bozzetto di un dipinto ottocentesco ritenuto perduto da molto tempo negli Stati Uniti. Si tratta de La maga di Endor evoca davanti a Saul lo spettro di Samuele, realizzato nel 1841 dal pittore romantico milanese Giuseppe Sabatelli morto prematuramente a 30 anni a causa della tisi: è il lavoro preparatorio per un quadro che il ricco latifondista Meredith Calhoun, in quegli anni in viaggio in Italia, comprò per una delle sue ville in Alabama, o a New Orleans, Louisiana. Il dipinto compiuto fu spedito in America ma ad oggi risulta scomparso, così come altri due creati dal Sabatelli in quegli anni per lo stesso committente raffiguranti Cornelia, madre dei Gracchi, e Torquato Tasso che legge le sue poesie a Eleonora d’Este. Già a partire dai prossimi giorni La Maga di Endor verrà esposta nella Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti.
“Nel bozzetto – spiega il direttore degli Uffizi Eike Schmidt -, l’apparizione sovrannaturale del profeta in un’atmosfera drammatica, caratterizzata da un forte chiaroscuro e dalla riduzione della gamma cromatica a poche tinte brune, ricordano il romanticismo inglese di Füssli e dei suoi seguaci: un’interpretazione stilistica che probabilmente incontrava i gusti del ricco proprietario di terreni e di schiavi nel profondo Sud degli Stati Uniti. L’opera presenta in modo efficacissimo il talento del Sabatelli, e documenta le preferenze artistiche dei primi collezionisti americani in viaggio per l’Italia in cerca di capolavori. Ma è anche un documento fondamentale delle relazioni artistiche tra Firenze e gli Stati Uniti nel primo Ottocento. Era il momento storico in cui la Toscana, dopo le riforme politiche e amministrative del granduca Pietro Leopoldo d’Asburgo-Lorena era diventata, uno degli stati più moderni al mondo con caratteri di democrazia che poterono ben servire all’America anche come glorioso esempio di buon governo”.
Dagli Uffizi alla Galleria dell’Accademia che a partire da martedì 6 luglio, riparte a pieno ritmo: sarà aperta al pubblico dal martedì alla domenica, con orario compreso tra le 9 e le 18.45 (ultimo ingresso 18.15). Lunedì rimane il giorno di chiusura. Tutti i giovedì inoltre e fino al 19 agosto il museo prolungherà l’orario serale, consentendo ai visitatori di accedere fino alle 22.00 (ultimo ingresso ore 21.30). Un modo per ampliare l’offerta estiva consentendo non solo ai turisti ma anche ai fiorentini che rimangono in città di godersi in tutta tranquillità una passeggiata notturna all’interno delle sale della Galleria (prenotazione dei biglietti online tramite il sito della Galleria www.galleriaaccademiafirenze.it, oppure telefonando a Firenze Musei: +39 055 294883).