Il direttore degli Uffizi si scaglia contro i locali che non offrono la possibilità di sedersi e i turisti che finiscono per sporcare tutto. “Olio e ketchup non fanno bene alla pietra serena”. Confartigianato: “Idea assurda e senza senso”
Una tassa sul panino. Per i locali che non offrono possibilità ai propri clienti di potersi sedere ma anche per arginare il fenomeno dei turisti mordi e fuggi ( e non è soltanto una battuta…) perché mangiando in strada finiscono con sporcare tutto. E’ bufera dopo la proposta provocatoria del direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt che, rispondendo a una domanda precisa del QN, ha avanzato l’idea di un balzello in questo senso perché “L’olio del panino e il ketchup non fanno bene alla pietra serena. Bisogna pulire subito altrimenti entra dentro e la macchia”. Immediata la risposta di Confartigianato Imprese Firenze: “E’ un’idea assurda, ancor più in questo delicato momento di ripresa”.
Per Schmidt “La gente che mangia per strada causa dei costi alla collettività perché le strade poi vanno pulite dall’olio dei panini. Noi lo vediamo agli Uffizi almeno due volte al giorno, il Comune pensa al piazzale e infatti quest’ultimo è messo ancora peggio”. Di qui la proposta che sta facendo moltissimo rumore in città. “Chi vende cibo senza offrire la possibilità di sedersi – dice ancora il direttore degli Uffizi – dovrebbe pagare una tassa in modo che la collettività possa poi utilizzarla per pulire la città, un po’ come il sovrapprezzo del tabacco che era nato perché la collettività era costretta a pagare per tanti pazienti che venivano poi ricoverati nei reparti oncologici. E poi la tassa sullo street food aiuterebbe molto a ripianare il dislivello economico fra chi offre solo un prodotto da ingoiare e chi invece offre un servizio completo”. Durissima la replica di Confartigianato affidata a Paolo Gori, presidente dell’area commercio e servizi. “Siamo assolutamente contrari a questo ulteriore onere per le attività della città, su cui già pensano ingenti spese e tasse e la crisi dovuta alla pandemia. E’ un’idea senza senso. Dopo un anno di fermo, le attività di ristorazione stanno riprendendo finalmente a lavorare, riprendendosi con fatica: un nuovo balzello condannerebbe molte imprese alla chiusura. Proprio in questi giorni sentiamo parlare di un aumento della Tari, di un’ulteriore tassa non ne sentiamo proprio il bisogno. Per contrastare i comportamenti incivili di chi sporca e non ha cura della città l’unica strada è aumentare i controlli e fare multe a chi sporca e non rispetta le regole”.