Da ieri niente più prenotazione obbligatoria per accedere al parco verde e potranno entrare dall’ingresso Annalena
Le Mamme di Boboli alla fine hanno vinto. I fiorentini possono tornare a visitare il loro Giardino senza sborsare un euro passando da via Romana all’ingresso Annalena. E’ caduto infatti l’obbligo della prenotazione il sabato, la domenica e nei festivi: e in questo modo cadono anche i tre euro richiesti per l’ingresso: un vero e proprio balzello hanno sempre sostenuto genitori e anziani assidui frequentatori da sempre e gratuitamente dello stupendo parco verde dietro Palazzo Pitti.
La prenotazione obbligatoria di almeno 24 ore prima della visita, prevista dall’ultimo Dpcm per musei e parchi monumentali che nel 2019 abbiano superato il milione di visitatori, per Boboli adesso non vale più. In attesa di una circolare che faccia chiarezza definitiva la situazione si è sbloccata attraverso un accordo per le vie brevi» tra Roma e la direzione degli Uffizi che ha permesso infatti di arrivare alla soluzione tanto attesa: Da ieri dunque il giardino di Boboli è completamente gratuito non solo durante la settimana ma anche nei weekend. Resta invece l’obbligo di prenotare anche per i fiorentini per Palazzo Pitti e la Galleria delle Statue e delle Pitture.
Per chiedere l’abolizione di quella che consideravano una «gabella» un gruppo di abitanti dell’Oltrarno e le associazioni Giardino dell’Ardiglione, Santo Spirito per l’Oltrarno, Piazza San Felice e Serragli-Porta Romana, avevano organizzato un flash mob di protesta a fine maggio e poi scritto una lettera al premier Draghi. Ora festeggiano. «Eravamo già pronti a un’altra manifestazione di protesta, siamo contenti: ci sembrava davvero una cosa assurda» afferma Valentina Casadei, dell’associazione Giardino dell’Ardiglione. L’abolizione della prenotazione arriva qualche giorno dopo l’apertura dell’ingresso Annalena, in via Romana: un’altra battaglia portata avanti e vinta dalle famiglie e dai comitati dell’Oltrarno,