Presentato a Palazzo Vecchio il video del cantautore fiorentino che racconta l’amore di due giovani durante la Seconda Guerra Mondiale ma anche l’importanza della memoria e del ricordo
“Il video racconta di Bianca, diciassettenne, che si innamora di Vasco, suo coetaneo nativo di Pistoia. I due ragazzi si amano con tutta la freschezza e il candore di quell’età. Correva l’anno 1944, e l’amore di tutti, così come l’amore di Bianca e Vasco, fu costretto a misurarsi con la guerra. Anche Vasco, come tanti suoi coetanei, allora, decise di non rimanere con le mani in mano di fronte all’invasore e si unì ai partigiani. Bianca non reagì positivamente a tale decisione, pianse, lo pregò di non andare ma Vasco aveva deciso; vi fu uno scambio di anelli, due fedi. Il giovane promise alla sua ragazza che quei due anelli, un giorno, si sarebbero riuniti e loro due avrebbero trascorso le loro vite insieme. Si salutarono e non si rividero più. Vasco venne fucilato dai Tedeschi in una cascina sulle montagne Pistoiesi durante un rastrellamento”.
Riccardo Azzurri, artista dalla grande esperienza, si ferma un attimo e sembra quasi si commuova ripensando al soggetto che un attimo dopo la vicepresidente del Consiglio Comunale Maria Federica Giuliani definisce “adatto ad un 25 Aprile per le tematiche affrontate”. In sala Macconi a Palazzo Vecchio è stato presentato il video del brano “Canto Popolare”, scritto dal cantautore fiorentino, che sarà proiettato nei teatri e all’aperto, nel corso dell’estate, per tenere vivo il ricordo e soprattutto sensibilizzare i giovani contro la violenza. Il video è stato interpretato da Sergio Forconi, Giovanni Lepri, Rossella Mugnai e molte comparse con protagonisti un’anziana signora in carrozzina ripresa di spalle, due giovani che impersonano Bianca e Vasco diciassettenni, i giovani Jamiro Ferrati e Vittoria di Lorenzo. La regia è di Giancarlo Gulisano. “Riccardo – aggiunge Giuliani – si è voluto cimentare in una nuova esperienza, dopo averci regalato la canzone “Firenze Madre”.
“Canto popolare” è un progetto che nasce dal profondo del cuore, una storia d’amore che però vuole raccontare qualcosa di più, vuole far tesoro della memoria. “La storia di Bianca e Vasco – conclude Azzurri – è nata durante la II Guerra Mondiale: insana e tremenda incubatrice. Cantando l’amore in tempo di guerra non dovremmo fare altro che mettere in risalto lo splendore del primo contro, l’orrore della seconda. Il progetto che ho in mente e vorrei condividere con le istituzioni, ANPI, Regione, Comune di Firenze riguarda ciò che è stato e che, per i tanti anni trascorsi, sta perdendo i suoi diretti protagonisti. La memoria è importante, far conoscere è importante”