Presentato il piano di sviluppo dei due scali toscani che dovranno essere sinergici uno con l’altro per lo sviluppo turistico-economico della Regione
La Toscana non rientra nel piano di rilancio di Alitalia. Né con Firenze, che potrebbe trovare la sua vocazione di city airport sul modello Linate a Milano. E neppure con Pisa, terminal fino a poco tempo fa perfetto per le tratte lunghe. Un po’, proseguendo nel paragone, come Malpensa in provincia di Varese secondo scalo del capoluogo lombardo. Insomma come dire che la compagnia di bandiera italiana non crede molto nel sistema aeroportuale della Regione: come del resto, verrebbe da aggiungere con una punta di velata ironia, i passeggeri toscani e non sembrano più avere molta fiducia in essa giunta ormai all’ennesimo salvataggio. La notizia la dà l’Ad di Toscana Aeroporti Roberto Naldi nel giorno della presentazione del piano di sviluppo della Società per i due scali regionali nell’auditorium della Camera di Commercio presenti il presidente Marco Carrai, i vertici della società, il Governatore Eugenio Giani, il sindaco di Firenze Dario Nardella e quello di Pisa Michele Conti questi ultimi pronti a “inaugurare una nuova amicizia” come recita l’ultima battuta di un film celeberrimo dove anche lì guarda caso c’è di mezzo un aeroporto, in nome della “complementarietà” dei due scali.
Ma Naldi aggiunge anche qualcosa di più e il riferimento è alla seconda nuova pista di Peretola precisando che la ormai altrettanto famosa sentenza, del Consiglio di Stato del febbraio 2020, che confermò la pronuncia del Tar del 2019, non ha mai messo in discussione il merito, bensì le carenze procedurali dell’atto. E dicendo altrettanto chiaramente che chi proverà a sostenere di nuovo la non sicurezza dello scalo fiorentino, verrà immediatamente querelato. Insomma lo sviluppo futuro della Toscana non può prescindere da quello del sistema infrastrutturale (vedi anche il discorso di un collegamento ferroviario veloce tra le due città) e in questo ambito, il vero motore è il sistema aeroportuale. L’altra parola d’ordine, sottolineata da Carrai e poi ripresa anche dal primo cittadino fiorentino, è sostenibilità.
Per Firenze dunque nel breve periodo 2022-2024 c’è la realizzazione di un nuovo terminal passeggeri per recuperare il traffico perduto a causa del Covid e dotarlo di tutti gli accorgimenti di sicurezza con un investimento pari a circa 170 milioni di euro. Oltre a ciò, sono previsti l’ampliamento e l’adeguamento dell’attuale piazzale aeromobili e azioni di risanamento acustico. Nel 2025-2035, vale a dire nel medio-lungo termine, con un investimento pari a circa 200 milioni di euro, è prevista la realizzazione della nuova pista di volo e dei nuovi raccordi, l’ampliamento dei piazzali aeromobili area est e opere di completamento (area mezzi di rampa e polo logistico). La sostenibilità sta nella nuova pista che sarà l’occasione per mettere in sicurezza idraulica il territorio, oltre alla messa in campo dell’eliminazione del sorvolo a bassa quota di aree urbane popolate, limitando in modo quasi assoluto l’esposizione al rumore della cittadinanza.
“Io credo – ha commentato Nardella – che con la tenacia e la pazienza alla fine si arriva in fondo e questo succederà anche con l’aeroporto. L’abbiamo fatto con le linee delle tranvie, con lo stadio, con tante riqualificazioni della città. L’aeroporto è un’infrastruttura che i fiorentini vogliono, ma è anche un pezzo di un progetto complessivo di sviluppo della Toscana che riguarda prima di tutto le nostre infrastrutture. I 2 aeroporti di Firenze e Pisa sono assolutamente sinergici, devono stare insieme perché fanno parte di un unico sistema aeroportuale toscano che deve essere competitivo con quello emiliano-romagnolo e con quello laziale. La parola d’ordine è sostenibilità. La pista attuale comporta decolli e atterraggi di aerei dalla mattina alle 6 fino alla sera tardi tutti i giorni dell’anno compreso Natale e Ferragosto che sorvolano a pochissime decine di metri la testa di almeno 30-40 mila fiorentini che vivono in tutto il comparto nord-ovest della città. Significa inquinamento acustico prima di tutto, inquinamento ambientale molto ravvicinato sul territorio, problemi anche di altro tipo. Dobbiamo assolutamente migliorare questa situazione. Questo è il primo obiettivo per cui c’è bisogno di una nuova pista. Io credo che noi dobbiamo tenere insieme sviluppo e sostenibilità perché non esiste oggi soprattutto dopo l’esperienza del Covid sviluppo senza sostenibilità ma non ha neanche senso la sostenibilità senza lo sviluppo perché se noi non facciamo le infrastrutture, se non facciamo ferrovie, aeroporti che servono, alla fine la gente si muove in modo molto più complicato, molto più inefficiente e in modo anche molto più inquinante. Sviluppo e sostenibilità sono le due cose che possono e devono andare insieme”.
Passando all’aeroporto Galileo Galilei a Pisa, nel periodo 2021-2035, saranno previsti investimenti per 85 milioni di euro. Anche in questo caso, l’attenzione immediata è posta sull’ampliamento del terminal passeggeri. Il progetto preliminare di ampliamento, già autorizzato da Enac, in fase di elaborazione esecutiva e di rimodulazione in termini di tempistica, vedrà l’avviamento dell’intervento una volta recuperato almeno il 70% del traffico pre-Covid e si articolerà per fasi progressive di attuazione: nel breve periodo 2022-2024, è prevista una prima fase funzionale di ampliamento del Terminal, con riconfigurazione di quello attuale, la riconfigurazione delle aree air-side di piazzale aeromobili e, previo accordo con l’Aeronautica Militare, l’acquisizione della “RAMPA 0”; nel medio-lungo termine 2025-2035, oltre alla realizzazione del nuovo distaccamento dei Vigili del Fuoco, si configura l’implementazione delle successive fasi di ampliamento del Terminal passeggeri che consentiranno il raggiungimento di una capacità di oltre 7 milioni di passeggeri con adeguati livelli di servizio.
“Questa grande sinergia fra questi 2 scali – ha aggiunto Conti – può rafforzare l’accesso della Toscana e può rappresentare un punto di ingresso di tanto turismo e di tanta economia. la Toscana è terra di guelfi e ghibellini ed è normale che ci siano delle discussioni ma quando le discussioni sono costruttive sicuramente si costruisce per il territorio. Secondo noi l’aeroporto di Pisa proprio per la sua conformazione rimane il principale accesso aeroportuale della Toscana: siamo in una zona vicinissima al mare, siamo in uno spazio dove le piste possono avere un allungamento, la nostra infrastruttura ha sicuramente caratteristiche tecniche che possono favorire gli investimenti. Ci sono tutte le condizioni proprio congiunturali per poter consentire questo. Io sono il sindaco di Pisa quindi è chiaro che faccio il tifo per la mia città. E’ un aeroporto importante non solo per la Toscana ma per il centro Italia”.